LETTERA D’AMORE DI UN PUGLIESE
Cara Biella,
volevo dirti che la Puglia è la più bella regione del mondo, perché:
con uno stipendio si campa in cinque;
non c’è questa tirchiezza del Nord: quello che si ha si divide con il vicinato;
non ci sono orari: si entra a casa dell’amico quando si vuole;
le case costano poco;
la frutta e la verdura costano poco, infatti in ogni paese c’è il fruttivendolo che passa col camion con le solite cantilene: “Meloni, meloni, frutta fresca!”, cantato tutto in dialetto;
in campagna si può raccogliere la verdura liberamente e conservarla in vasetti;
anche se ci sono 40 gradi si lavora lo stesso, anche se la terra è bassa e faticosa… il pugliese si alza alle quattro del mattino per lavorare al fresco!;
per tutta l’estate nei paesi ci sono delle feste con fuochi d’artificio, banchetti, la banda che passa alle sei del mattino a suonare e i ragazzi che stanno svegli fino alle sei del mattino dopo per festeggiare;
abbiamo delle coste stupende che si affacciano sul mar Mediterraneo, sullo Ionio e sull’Adriatico… un paradiso!
Ahimè, c’è anche qui la scuola, ma pazienza…
La gente va al Nord per studiare o per lavorare, ma c’è sempre malinconia per la Puglia.
Detto questo, tu, Biella, sei la città più fredda di tutta Italia, anzi, di tutto il mondo, perché non avrai mai il calore della nostra Puglia!
Stammi bene,
Puglia
LETTERA D’AMORE DI UN BIELLESE
Cara Puglia,
guarda, io non sono molto d’accordo con te, perché:
qui a Biella in un’ora di auto sei a Torino, un’ora a Milano, un’ora e mezza in Val d’Aosta e due ore in Svizzera;
qua vediamo molte montagne, mentre voi vedete solo il mare;
abbiamo le montagne, quelle vere, quelle alte, dove possiamo fare delle lunghe passeggiate e non ci dobbiamo mettere neanche la crema solare perché tanto non ci bruciamo;
c’è una cosa più bella ancora, la neve: qui a un certo punto dell’anno è tutto bianco, perché nevica, invece da voi di bianco vedete soltanto le nuvole;
d’estate fa molto più fresco che da voi;
abbiamo tanti centri storici;
facciamo la polenta concia, che è buonissima;
abbiamo una Madonna che è bellissima, la Madonna di Oropa;
un’altra cosa bella è che le università sono a neanche un’ora di treno, invece voi fate chilometri su chilometri, ore su ore per andare all’università, lasciando la vostra famiglia.
Detto questo, la cosa brutta è che non abbiamo il caciocavallo… ma abbiamo la toma biellese!
Ciao, Puglia, a presto, neh!
Biella
Testo e immagini di Pietro Curatolo, 2 D