La memoria antidoto contro la violenza

E’ di qualche giorno fa la notizia relativa ad un caso di bullismo nel Livornese di un dodicenne che sarebbe stato insultato e preso a calci perché ebreo.

Il fatto è accaduto al parco Altobelli di Venturina Terme, nel pomeriggio di domenica 23 gennaio, a pochi giorni dalla celebrazione della Giornata della Memoria.

La notizia ha molto colpito l’opinione pubblica ed induce a riflettere sulla necessità   e sull’importanza di questa giornata, al fine di ricordare ciò che ha determinato la strage di un popolo, colpevole del fatto di essere ebreo.

Ricordare per non dimenticare e ricordare per evitare che l’odio possa determinare gesti di discriminazione, che sono il segno di ignoranza di un passato che non può essere sconosciuto.

«Una Giornata che non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti, tra cui molti italiani, ma ci invita a prevenire e combattere, oggi   e   nel   futuro, ogni   germe   di   razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. A partire dai banchi di scuola» queste sono le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni del 2022. Memoria e prevenzione. Ed è proprio su questo punto che si dovrebbe focalizzare l’attenzione, soprattutto a scuola, cercando di andare oltre il ricordo della Shoah e di ciò   che   ha   comportato, soffermandosi   sui   valori   della   tolleranza, della   non discriminazione, dell’accettazione di chi è diverso da noi ma portatore nella sua diversità di una ricchezza che è propria di ogni essere umano.

Nel diario di Anna Frank si trova una frase emblematica in tal senso: “Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”.

Perché ciò avvenga occorre sì ricordare il genocidio ma occorre anche impegnarsi per   evitare   che ogni   forma,   anche   minima,   di   discriminazione   possa   causare sofferenza alle persone.

“Solo quando a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci”, così è scritto su una lapide presente in un sacrario a Bologna.

La giornata della memoria ha un senso non solo nel ricordo di quella povera gente, la cui dignità è stata violata nei campi di concentramento, ma per tutte le dignità violate nel mondo e nei nuovi campi di concentramento oggi esistenti.

 

                                                                                                                                 Sara Vadalà 5Csp