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“IL LAVORO RENDE LIBERI”. CRONACA DI UN ECCIDIO ANNUNCIATO…

 

Non avrei mai pensato di riuscire a rappresentare la tragicità dello sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale con un disegno. Ed è qui con pochi elementi che si può osservare la crudeltà dei tedeschi nei confronti degli ebrei. Ho rappresentato il cancello dell’entrata del campo di sterminio di Auswitz, con la scritta “Il lavoro rende liberi”, perché era soltanto con un po’ di ingegno che chi diceva di saper fare una professione, riusciva a vivere di più, lavorando. Sul cancello ho rappresentato un catenaccio, come simbolo di preclusione. Sullo sfondo solo fili spinati, in cui passava elettricità per non far fuggire i prigionieri. In primo piano invece il treno con la carovana, come simbolo del mezzo che veniva utilizzato per trasportare migliaia e migliaia di ebrei… a sinistra in primo piano le valige ammassate e a destra sui binari il diario di Anna Frank, diario di una bambina, su cui annotava gli avvenimenti crudeli del campo di Auswitz, proprio dove lei era stata reclusa con la famiglia. Pochi simboli per tanta crudeltà.

 

MAIONE EMANUELA 3G