Vita da giornalisti. Intervista

Come si diventa giornalisti? Com’è la vita da giornalisti? A raccontarlo in un’intervista, la giornalista Graziella Guglielmino dell’agenzia di stampa Dire, durante gli incontri di giornalismo in corso al liceo “E. Boggio Lera” di Catania

Le abbiamo chiesto di parlarci un po’ del suo lavoro durante le lezioni di giornalismo a scuola perché ne eravamo molto incuriositi, e sicuramente sarà interessante anche per voi sapere le risposte!

Come ha iniziato a fare la giornalista?

“Ho iniziato a fare giornalismo subito dopo la laurea. Scrivevo per un bisettimanale occupandomi di cronaca bianca, dopo 2 anni di praticantato ho preso il tesserino di giornalista pubblicista. Nel frattempo mi ero trasferita a Roma, dove ho frequentato un master il giornalismo, continuando a scrivere di teatro. A Roma ho fatto uno stage in un corpo di polizia, mandavo il curriculum a tutte le redazioni di cui venivo a conoscenza, ma non sono riuscita a trovare lavoro nell’immediato. Il giornalismo è un percorso tortuoso che non dà garanzie, è difficile trovare la stabilità, ma per chi ha la passione dell’informazione, ama scrivere è complicato rinunciarci. Paradossalmente, ho trovato lavoro al sud e sono ritornata in Sicilia, dove ho lavorato per qualche anno  come responsabile dell’ufficio stampa di un ente pubblico.”

Com’è avere a che fare con le persone?

“Come quasi ogni tipo di lavoro, si ha sempre a che fare con le persone. Nel mio caso, in particolare, incontro gente di ogni tipo: dai personaggi pubblici alle persone più semplici, ma non trovo molta differenza tra le diverse categorie. Mi pongo sempre alla stessa maniera, cercando di entrare in empatia con chi ho davanti. Non ho mai incontrato problemi di sorta, almeno, finora.”

Riesce a gestire vita privata e lavoro?

“Nessuna donna che lavora e che ha una famiglia riesce a gestire facilmente la quotidianità, soprattutto se vuole essere presente negli affetti. Faccio un lavoro che so quando inizia al mattino e non so mai quando finisce, ma ho la fortuna di avere accanto chi mi supporta e mi aiuta a gestire il tutto al meglio.”

In che modo può invogliare i giovani a intraprendere il suo mestiere?

“Non mi sento di invogliare i ragazzi a fare il mio lavoro, mi sento invece di consigliarvi di seguire i propri sogni per cercare di realizzarli. Nessuna professione è semplice da intraprendere, ma la perseveranza paga sempre.”

Guglielmo Agosta e Giulia Sapienza, III A