“Siamo ormai alla terza settimana di guerra e la tragedia Ucraina sta provocando dolore, disperazione, morte, e un ginepraio di giudizi: drammatici, propagandistici, finto-neutrali, di esperti militari, di politici, economisti, generali di corpo d’armata, sociologi, psicologi improvvisati… su Putin e la guerra. S’è detto di tutto. La Russia è il male e l’Occidente il bene. È stata scomodata anche la follia: Putin è un pazzo. È così? Sorvolo sulla pretesa di giudicare la politica coi criteri morali del bene e del male. E mi soffermo sul fatto, questo sì pazzesco, di attribuire tutte le colpe di quanto sta accadendo a Putin.” Ecco ciò che viene riportato nell’articolo della testata giornalistica “MicroMega”, riguardo l’attuale situazione in Ucraina, sempre più critica ed imprevedibile.
Il popolo ucraino è spaventato da quest’angosciosa agonia che continua a prolungarsi nel tempo senza sapere come finirà, se con le armi, in maniera risolutiva, o con le trattative. Telegiornali e notiziari riportano notizia che Putin non ha alcuna intenzione, nè ritegno, di smettere gli attacchi contro gli uceaini, consapevole delle sanzioni che sta procurando, non solo ai suoi cittadini, ma anche ai componenti della sua fedelissima tavola rotonda. Ma sappiamo realmente il vero motivo di quest’attacco? Secondo molti, bisogna guardare al passato, specialmente nel periodo riguardante l’Unione Sovietica; altri pensano solo alla fine della guerra, che sia soltanto una questione di tempo e si affidano ad una speranza che, forse, in pochi hanno. Il popolo ucraino si mostra unito dalla determinazione di essere una patria salda e compatta, ma soprattutto dall’amore per il prossimo, quindi, non si ritireranno molto facilmente. Nemmeno una buona fetta del popolo russo non si sta tirando indietro, manifestando il proprio dissenso alla guerra. Tutto il mondo è unito contro questa guerra, mentre i governi promettono che faranno di tutto per fermare tanta aggressione.
Sara Scognamiglio e Francesco Cristian Mazzarella, I C
