La guerra al tempo dei social

Da poche settimane, il mondo, dopo essere stato piegato da una pandemia, si trova a interfacciarsi in uno scontro armato tra Russia e Ucraina. Infatti, il 24 febbraio, l’esercito russo, guidato dal presidente Vladimir Putin, ha attaccato la capitale ucraina Kiev e le principali città. Alla base di questo conflitto c’è, ancora una volta, una motivazione economica. Ad oggi, le vittime di guerra sono circa 1400 che, unite alle numerose vittime di Covid-19, rappresentano un forte calo della popolazione mondiale

In un’era tecnologica come la nostra, è impossibile che non se ne parli sui social media; infatti, questi sono utilizzati da persone di ogni età per vari scopi, come quello di divulgare informazioni. Proprio per questo, il presidente russo Putin, ha deciso di bloccare qualsiasi tipo di comunicazione tra Russia e il resto del mondo, per evitare di diffondere appelli alla violenza contro i russi in merito alla guerra, ma allo stesso tempo anche per occultare qualche aspetto interno che non conviene diffondere. C’è da dire che molti non si sono arresi di fronte a questa decisione: in questi giorni, è stato registrato un notevole aumento dell’utilizzo del cosiddetto VPN, un particolare strumento che permette di cambiare la propria posizione, in modo da risultare fuori dal territorio russo. Grazie a questo metodo, molti sono riusciti a raggirare la censura imposta. 

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Liceo Quinto Orazio Flacco IC, Portici (NA)