Prodezza è incisa sul suo cuore patito,
stanco di lottare per un ultimo respiro,
sul suo animo oppresso dalla malinconia,
come appesantito da grandi pietre.
Oh quale arduo compito è il suo:
alleggerire i dolori altrui,
senza mostrar mai la sua astenia.
Quant’è abbattuto il suo cuore!
Ma la sua bocca mente di star bene.
E mentre vorrebbe urlare,
sangue freddo si promette di mantenere,
ma quale creatura può reggere questo?
Tuttavia, come una luce in fondo al tunnel,
arriva lui,
capace di strapparle un sorriso,
e anche se per breve tempo, il suo cuore è sollevato,
sgravato dai dolori con un semplice abbraccio.
Questo è un amico,
colui che si mette al posto altrui, portandone la
sofferenza,
colui che non ha bisogno di parole per capire,
ma basta uno sguardo.
Questo è un amico,
quello che c’è sempre, in ogni momento,
senza bisogno di esser chiamato.
Anna Digiacomo I A liceo classico – ISTITUTO “G. CARDUCCI” – Comiso (RG)