Talete, filosofo di Mileto

La storia della filosofia comincia nella Ionia, regione sulla costa meridionale dell’Asia Minore, affacciata sul mar Egeo. Nel VII secolo a.C. le colonie greche si coalizzano in una confederazione di dodici città, la Lega Ionica. A Mileto, i delegati della Lega si riuniscono in assemblea e per la prima volta viene introdotto ufficialmente l’uso del denaro.

La scuola di Mileto è la prima scuola (una comunità di pensiero) di filosofia fondata da Talete. Secondo le tesi degli orientalisti i primi filosofi si sono basati sulle regioni orientali. I filosofi della Ionia sono Talete, Anassimandro e Anassimene. Sono chiamati fisici monisti, perché il termine “fisico” deriva dal greco “phisis” (“πισις”) e significa natura, invece “monista” significa “unico”.

Talete nasce a Mileto intorno al 624 a.C., e lì ha vissuto fino alla morte avvenuta il 545 a.C. Secondo Aristotele, la filosofia comincia con Talete, e questo perché egli è il primo che si è posto la domanda sull’archè. Che significa la parola archè? Essa ha due significati, e si dividono in:

-Origine, che corrisponde alla domanda: “Da dove viene tutto ciò che esiste?”

-Principio, che corrisponde alla domanda: “Qual è l’elemento comune a tutto ciò che esiste?”

Da queste domande possiamo dedurre che ci deve essere un origine unica e un elemento o un principio comune a tutto ciò che esiste. Secondo Talete “archè” è l’acqua, per i seguenti motivi: se non c’è acqua moriamo, dato che è l’elemento che abbandona il morto; la terra galleggia sull’acqua e, quindi, è il fondamento della natura in senso spaziale, in quanto la sottende e la sorregge; il nutrimento di tutte le cose è umido ed è il principio della natura in senso costitutivo, perché è la sostanza da cui dipende l’esistenza di tutte le altre cose.

Arriva a queste conclusioni con il “Reductio ad unum”, che in italiano significa ridurre all’unità.

Roberta Alessio, III C