Una società violenta

Dalle società primitive a quelle più evolute, il fenomeno della violenza è sempre stato una costante nelle comunità ed oggi è un argomento che ci riguarda, più che mai.

La nostra è, purtroppo, una società violenta, lo testimoniano  radio, media, giornali e telegiornali, che riportano quotidianamente  innumerevoli notizie sui terribili fatti di cronaca. Non si tratta di fenomeni  sporadici, ma di eventi all’ordine del giorno che si presentano sempre con più  frequenza. Quante volte ci capita di sentire al telegiornale notizie del tipo  “Un uomo apparentemente pacato e tranquillo, conosciuto da tutto il suo paese, ha ucciso l’ex moglie, perché non accettava la separazione”. Purtroppo notizie come queste vengono sentite troppo spesso ed è orribile  pensare che molti di questi omicidi siano premeditati. L’origine della  violenza non è strettamente legata solo con l’indole umana, ma soprattutto legata ad alcune componenti istintive, fatte di ira e rabbia,  repressione e aggressività che si scatenano soprattutto nei confronti di  coloro che sono considerati i più deboli all’interno della società, coloro che  hanno meno possibilità di difendersi. Infatti, i bambini e gli anziani sono  sfortunatamente le vittime più frequenti. Proprio l’altro giorno, mi è capitato  sentire di un uomo che durante la notte ha ucciso i suoi stessi figli, mentre  dormivano per poi togliersi la vita. Mi chiedo come si possano uccidere delle  anime innocenti per un motivo futile, come un litigio con la  moglie o la separazione e far ricadere la rabbia su delle povere creature e,  infine, suicidarsi. Forse non avrò mai una risposta, non  potremo mai sapere cosa passa nella mente di una persona, tanto da farla  arrivare addirittura a compiere un gesto così atroce, ma sono dell’idea che per quanto possano essere sembrate persone apparentemente innocue fino a quel momento, di base, non sono persone sane mentalmente. Innumerevoli sono anche i casi di violenza fisica e/o psicologica sui bambini. Molto frequenti, inoltre, i maltrattamenti verso gli anziani, che avvengono, alcune volte, nelle case di cura, altre volte addirittura nelle mura delle loro case.

In generale, credo si possa affermare che la violenza è una  forma di violazione dei diritti umani, un vero crimine, e ritengo che la società  non possa più tollerare tutto questo. Invece, la violenza ingiustificata invade  ormai moltissimi aspetti della nostra vita. Oltre i grandi casi di cronaca, la violenza è possibile trovarla anche in gesti più piccoli: a scuola, dove tra i compagni si discrimina il più debole fino ad emarginarlo da tutte le attività sociali; tra le baby gang, composte  da ragazzi di strada che accoltellano e derubano solo per il gusto di farlo.  Un’altra questione da affrontare è quella riguardante la cultura, molte volte  tendiamo ad associare alla violenza persone di altre culture, di altri paesi:  capita spesso di sentir dire “donna uccisa dal fidanzato marocchino” ed  esclamiamo sempre la solita frase “Ecco, sono sempre gli stranieri!” ma è un pregiudizio che la maggior parte delle persone ha, perchè sono tantissimi i casi in cui uomini italiani “bianchi” del nostro stesso paese,  commettono atti di violenza.

Possiamo dedurre che la  violenza fa ampiamente parte della nostra società. Penso che non riuscirò mai a comprendere le cause che portano a questi gesti così terrificanti, per  me la violenza è prepotenza, affermazione incondizionata di se stessi a  discapito di altri e non può certo essere giustificata. Sono anni che si lotta  contro la violenza, ancora più nello specifico,  anche contro la violenza sulle  donne, ma non vedo alcun miglioramento o riduzioni di tali gesti. Forse alla  base servirebbero educazione e rispetto che, per quanto possano sembrare valori banali, potrebbe invece aiutare molto. Se la maggior parte delle persone fosse realmente contro la violenza, gradualmente l’intera società  potrebbe migliorare. Spero tanto che un giorno si possa vivere senza  nessun tipo di violenza.

Roberta Nasti, III A