Cultura e inclusione per essere cittadini del mondo

Sin dall’antichità, il mondo è sempre stato abitato da numerose popolazioni diverse tra loro. Ogni territorio aveva ed ha il suo popolo con determinate tradizioni e stili di vita. 

Queste diversità, nei tempi antichi, erano motivo di continui scontri, lotte tra popolazioni che volevano espandere la loro cultura e non erano predisposte ad accettare stili di vita differenti. Tutto ciò era dovuto alla chiusura mentale, al non voler andare oltre determinate abitudini e determinati schemi. Con il tempo e con l’espansione delle culture più elevate, i vari popoli hanno cominciato ad avere rapporti più civili tra loro, ad accettare, almeno in parte, le diversità. 

Un esempio è quello del popolo romano che, soprattutto nei primi tempi, aveva stabilito dei principi e delle regole da rispettare. Successivamente c’è stata un espansione della cultura greca anche nelle zone romane e questo creò, inizialmente, degli scontri e disaccordi nel pensiero comune, poiché parte della popolazione non era predisposta ad aprirsi ad una nuova cultura, mentre un altra parte voleva approfittare dell’apprendimento di questa per allargare il bagaglio culturale personale. 

Ci sono voluti secoli prima che diversi popoli capissero che accettare culture, tradizioni e stili di vita, diversi dai propri, non era una cosa negativa, ma al contrario avrebbe favorito la creazione di una popolazione anche internazionale. 

Ad oggi, sin da piccoli, si riceve un istruzione ed un educazione che favorisce una determinata apertura mentale, si insegnano da subito stili di vita che permettono la convivenza e fanno si che in futuro si sia predisposti ad accettare una qualsiasi diversità che possiamo trovarci d’avanti in qualsiasi contesto, sviluppando la capacità di adattarsi. 

A scuola soprattutto c’è stato l’inserimento delle lingue e culture straniere tra le materie che si studiano durante l’anno. Questo permette sia di imparare a parlare una o più lingue che non sono  quelle parlate nel nostro paese quotidianamente, e permette anche di apprenderne modi di fare, e tradizioni che un determinato popolo usa in vari momenti della quotidianità o durante eventi più particolari. 

Inoltre si ha anche la possibilità di apprendere caratteristiche riguardo al paesaggio, eventi storici che accomunano la storia di vari paesi, e si sviluppa la capacità di confrontare ciò che caratterizza il nostro paese e un paese straniero. 

Io ad esempio ho avuto la possibilità di apprendere, oltre alla lingua e cultura inglese, anche quella spagnola, quella latina e greca, e mi sono resa che a compensare alcuni tratti differenti di queste varie culture, ci sono tante usanze comuni, tanti paesaggi che si somigliano, e mi sono resa conto che essere a conoscenza di tante cose che caratterizzano il nostro mondo ti fa sentire più completa a livello di persona, di cultura personale e questo aumenta anche la mia voglia di viaggiare e visitare i vari paesi che più mi hanno colpito in base alle loro caratteristiche, dato che ad oggi è molto semplice con il progresso per quanto riguarda i trasporti pubblici e privati che ti permettono di raggiungere qualsiasi parte del mondo in poco tempo. 

Mi auguro che le possibilità di ricevere un educazione culturale, che sia a scuola o anche al di fuori, aumentino sempre di più, perché tutti devono avere la possibilità di scoprire il mondo al di fuori del loro paese, così da sentirsi cittadini del mondo e ad aumentare il sentimento internazionale.

Ludovica Mandato, III C