Credo sia fondamentale conoscere l’inglese, poiché, essendo una lingua conosciuta a livello internazionale, è un ottimo filo conduttore per condividere esperienze e valori culturali in qualsiasi angolo del mondo. Dunque è importante conoscere almeno una delle lingue internazionali per poter viaggiare, ingrandire sempre di più il proprio bagaglio culturale e quindi espandere i propri orizzonti.
Viaggiare ed effettuare nuove conoscenze sia paesaggistiche che culturali, aiuta a guardare il mondo con occhi diversi, agevolando il confronto con stili di vita ed abitudini differenti, quindi ad adattarsi ad ogni singola situazione. Tutto ciò conduce ad una conoscenza interiore, portando ad una realizzazione della ricerca del nostro vero essere, nuove passioni e desideri che non pensavamo di avere.
La conoscenza delle culture e delle lingue porta pertanto all’adattamento e alla tolleranza ed inoltre a comportarsi in modo adeguato nei rapporti sociali o in determinati ambienti, favorendo la pace. Chiunque dovrebbe avere la possibilità di viaggiare alla ricerca dei tesori culturali e paesaggistici del mondo e per di più studiare le culture, le lingue e le letterature straniere.
Posso ritenermi molto fortunato ad aver avuto la condizione di aver studiato una lingua straniera al di fuori delle mura scolastiche fin da bambino, permettendomi un’apertura mentale notevole. Allo stesso tempo non ho avuto molte opportunità di viaggiare e conoscere nuove etnie, ma ci sarà del tempo anche per quello. In aggiunta credo sia importante da parte delle scuole, permettere numerosi scambi culturali, per consentire anche a chi non ha troppe possibilità, di conoscere i caratteri culturali ed abitudini differenti dalle nostre.
Concludo col dire che c’è chi dice che l’invenzione della tecnologia abbia portato le persone, ma soprattutto i giovani ad una rilevante chiusura in sé stessi, quando penso sia successo totalmente il contrario. Infatti il poter vedere un paesaggio o conoscere una comunità, attraverso uno schermo, sollecita un ulteriore curiosità di visitare e conoscere nuove terre ed allargare così il proprio orizzonte di esperienze.
Gianluigi Di Marzo, III C