Il rapporto con ciò che è diverso da me

Sin da quando si è piccoli, bisogna avere un’educazione che spinga a conoscere: luoghi, persone e culture non simili a te.
Per far sì che ciò accada, c’è bisogno di una famiglia aperta a questo modo di pensare.
In Italia, purtroppo, siamo molto indietro sotto questo aspetto, mentre molti altri Stati basano la loro cultura e società sull’apertura allo straniero, qui, molte volte, lo straniero è sinonimo di paura, perché diverso e proprio per questi molti partiti politici, per avere più attenzioni e più voti alle campagne elettorali, basano la loro propaganda sulla raffigurazione di un nemico comune: lo straniero, il diverso.
Dato che la politica rispecchia perfettamente la società, molto spesso ignorante, questi partiti sono quelli con la percentuale più alta dei voti.
Avere la propria propaganda politica basata sul cercare un nemico comune, è ciò che è accaduto nel corso dei secoli, nei confronti degli ebrei e di molte altre popolazioni.
Il modo più efficace per conoscere e comprendere le usanze, i modi di fare, di pensare dello straniero, è viaggiare. Andare in un paese sconosciuto e provare a vivere, anche se per poco tempo, fa avere una consapevolezza maggiore su cosa significa cambiare abitudini, cambiare il modo di pensare, di relazionarsi con gli altri.
A parer mio viaggiare è il miglior metodo per aprire le vedute, e non avere una mentalità chiusa, come in molti hanno in Italia.
Nel passato, una dei più famosi inserimenti di culture straniere in dei paesi completamente contrapposte, fu la nascita della della Magna Grecia nella cultura romana. Due società completamente contrapposte si incntravan: la cultura romana si basava sulla famiglia, sulla patria ed era molto ostile al cambiamento e al progredimento; invece la magna Grecia si distingueva dalle varie potenze dell’epoca proprio per l’accettazione del diverso, lo straniero veniva visto come un ospite d’onore che bisognava rispettare assolutamente, trattandolo come un re.
I Romani, molto spesso, di fronte alla società molto progressista della Magna Grecia, si scandalizzavano e la deridevano. Una delle più famose opere riguardanti ciò è la Tarentilla, scritta dal famoso autore latino Nevio: nella commedia la donna greca è raffigurata come una palla, perché moltissimi uomini se la passavano facilmente, facendola intendere come una prostituta.
Nel mondo attuale, vi è una nazione, come la Magna Grecia, che accoglie lo straniero come se fosse un re, questa nazione è il Senegal. In Senegal non esiste la parola straniero, questo per far capire ancora di più quanto c’è un’apertura al diverso e allo straniero.
Se ci fossero più paesi come il Senegal, il mondo molto probabilmente, sarebbe privo di odio e di guerre.
Questa è una visione purtroppo utopica del mondo, ma sono sicuro che con il passare degli anni ci sarà un cambiamento significativo su questo fronte.