Le fake news

Al giorno d’oggi, grazie ad internet, siamo continuamente esposti ad un flusso ininterrotto di informazioni, e verificare la loro affidabilità é sempre più difficile. Da un recente studio condotto da Pew Research Center, aggiornato al 2019, solo in Italia il 71% dei cittadini dispone di uno smartphone, il 20% dispone di un cellulare che non è uno smartphone. Ciò significa che 7 italiani su 10 hanno la possibilità di navigare su internet e sui social media che sono i più grandi mezzi di distribuzione di informazione o forse dovrei dire disinformazione. Su questi motori di ricerca é possibile trovare qualunque informazione, ma non sempre é possibile verificarne la provenienza. Recenti statistiche mostrano che circa il 23% degli Italiani ha visto almeno una volta una fake news. Ma che significa fake news? Fake news é un termine nato nel 2017 durante una conferenza di Trump. Questo termine e l’equivalente della parola italiana “bufala”.
Purtroppo al giorno d’oggi si sente parlare sempre di più di questo fenomeno, ecco perché: come abbiamo già detto il vettore più comune per diffondere le fake news é internet,questo metodo di trasmissione da persona a persona é incredibilmente veloce e riesce a generare una grande quantità di consenso. In poche parole queste bufale utilizzano la fiducia che riponiamo nei nostri amici o nelle persone che ammiriamo e quindi di cui ci fidiamo per allontanarci dalla verità dei fatti. Un altro motivo é che a nessuno piace sbagliare e i social media riducono al minimo la frequenza con la quale si confrontano con informazione e idee diverse dalle loro. Ciò significa che nel momento in cui qualcuno vede una fake news probabilmente rafforzerà le sue convinzioni senza controllare la veridicità dell’informazione.
Credo inoltre che in questi giorni, in cui la nostra società vive un’emergenza prima inimmaginabile, queste fake news possono costituire una minaccia reale per la salute dei cittadini. Infatti girando sui social spesso vedo annunci capici di mettere in difficoltà la salute dell’utente che promuovono farmaci, integratori o diete miracolose. Inoltre si sono diffuse teorie complottiste che attribuiscono ai governi la nascita e lo sviluppo delle pandemie. Per cercare di arginare questo problema già da tempo sono sorti alcuni progetti per controllare la diffusione di informazioni sul web. Infatti queste bufale rientrano in reati distinti come quello di diffamazione, visto che non esiste ancora un ente giuridico sulle fake news.
Credo infine, che, tutto sommato, le fake news non hanno una sorta di formula segreta che le porta ad essere diffuse così velocemente. Penso che si basino semplicemente sui pregiudizi che sono in tutti noi. Poi considerando che i lettori spesso devono decidere con giudizi rapidi cosa credere e cosa scartare , é facile che una bugia si possa diffondere a macchia d’olio.
L’unica difesa contro le fake news é quella di prendersi del tempo per controllarle prima di condividerle.