Berlino la città dei contrasti

Berlino è indubbiamente una città che ha rivestito per anni un ruolo centrale nella storia mondiale ma è anche una metropoli ricca di contrasti tra antico e moderno, tra il ricordare e il volgere lo sguardo al futuro, il tutto in un complesso che alcuni definirebbero armonioso mentre altri caotico. 

Nell’ultimo giorno della nostra esperienza Erasmus in Germania, noi studenti del Polo Liceale Mattioli di Vasto abbiamo avuto la possibilità di visitare e vivere una parte della città che ci ha inondati di emozioni. 

Nel viaggio che ci ha portati dall’aeroporto all’hotel ci siamo potuti fare un’idea di quella che è Berlino: nella parte più moderna sono osservabili magnifiche architetture di ultima generazione come gli straordinari grattacieli dotati di enormi vetrate che ne amplificano la maestosità e raffinatezza. 

L’intera città è inoltre sovrastata dalla grandiosa torre della televisione  che è diventata simbolo della Berlino Est, per poi divenire (dopo il 1989) icona della città riunificata e punto di riferimento nello skyline cittadino; è persino possibile salire sulla torre  per godere della meravigliosa vista della capitale.

Diretti verso il Rotes Rathaus, letteralmente “municipio rosso”, abbiamo potuto ammirare numerose strutture come chiese e palazzi che profumavano di storia; il palazzo comunale si rivela essere un’imponente struttura in mattoni rossi che, sotto alcuni aspetti, sembra ricordare il Castello Sforzesco di Milano.

Camminando per le strade è possibile riconoscere i segni lasciati dalla storia anche e soprattutto nei piccoli dettagli come ad esempio nelle colonne e nelle pareti della Alt Nationalgalerie dove è possibile toccare con mano le tracce dei fori lasciati dai proiettili durante gli ultimi scontri della seconda guerra mondiale.

Nel tardo pomeriggio siamo entrati completamente in contatto con l’anima storica della città visitando, in primo luogo, le Croci Bianche, un memoriale, vicino all’edificio del Reichstag, per le vittime del muro. Decine di volti, per la maggior parte giovani, che hanno perso la vita tentando di attraversare il muro alla ricerca di speranza, libertà o semplicemente per ricongiungersi ai propri cari bloccati dall’altra parte. Coloro che tentavano di oltrepassare la barriera perdevano quasi immediatamente la vita oppure venivano arrestati per poi essere sottoposti a maltrattamenti e  atrocità. Stare lì davanti a quei volti in grigio su sfondi bianchi ha suscitato in noi diversi sentimenti: da subito una profonda tristezza che poi è stata affiancata da confusione e angoscia di chi osserva un dolore non vissuto che sembra tanto lontano dal nostro presente. 

Proseguendo il nostro cammino abbiamo visitato il Memoriale dell’Olocausto. Situato nel cuore della città è composto da un campo di stele di altezza diversa, che apparentemente sembrano formare una sorta di labirinto, sebbene un labirinto non sia, dal momento che le “strade” sono tutte parallele tra loro e vi sono varie uscite in teoria facilmente individuabili. Attraversando il memoriale si viene invasi da un profondo senso di smarrimento e oppressione quasi a voler ricordare ciò che tutte le vittime dell’Olocausto hanno provato in tempi passati. All’uscita dal labirinto, al momento delle riflessioni, noi del gruppo siamo rimasti quasi completamente in silenzio con una sensazione di angoscia che premeva nel petto e abbiamo ascoltato  la storia che si cela dietro la creazione del luogo e ripensando alle sensazioni provate da noi tutti durante il cammino.

In conclusione possiamo dire che Berlino è una città che a primo impatto può sembrare grigia e trasmettere un certo senso di mestizia, ma è indubbiamente un luogo che ama ricordare e che ha molto da raccontare a chi lo visita. 

Affiancando strutture antiche e talvolta distrutte (come nel caso del Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche) ad architetture moderne e innovative,  Berlino scatena nell’osservatore un turbine di sentimenti e sensazioni dando l’idea di essere una città che guarda al futuro mantenendo comunque un occhio sul passato che non va dimenticato.  

Sicuramente occorre molto più di un giorno per poter leggere a fondo l’anima della metropoli, sebbene si possa dire che anche solo poche ore passate in un piccolo pezzo di capitale ci hanno lasciano emozioni uniche e indimenticabili (felici o malinconiche che siano state). La  visita di Berlino è stata la perfetta conclusione di un progetto volto alla formazione di cittadini migliori e più consapevoli. 

Laura Del Casale