L’avventura di Volpina

All’inizio le volpi erano molto più grandi di come sono oggi, grandi come lupi, però tra loro ce n’era una più piccola che veniva presa in giro perché, appunto, era più piccola delle altre.

Un giorno un cacciatore, passando dal bosco, aveva sentito ciò che le volpi dicevano alla volpina e… sparò in aria! Tutte le volpi si spaventarono e si nascosero, la piccola invece, presa alla sprovvista, si accovacciò per terra, tremante.

Il cacciatore la prese e se ne andò.  Quando si fu allontanato allontanò abbastanza, tra le volpi più grandi e più vecchie si alzò un brusìo: “Chissà cosa se ne farà di quella volpe minuscola… “ disse una.

“Molto probabilmente se la mangerà” disse un’altra. “Già, ma è così piccola che non troverà nulla da mangiare” disse una terza e, a quel commento, tutte le volpi scoppiarono a ridere.

Invece no, il cacciatore, arrivato a casa, vide che la volpe, forse mentre si accovacciava a terra, si era ferita a una zampa. Sta di fatto che non la mangiò e non perché era piccola, ma perché fu invaso dalla compassione.

Quando guarì, la volpina decise di allenarsi per diventare più forte; dopo qualche mese ci riuscì e il cacciatore, commosso, le disse che lei sarebbe sempre stata sotto la sua protezione, allora la volpe ebbe un’idea: si sarebbe dipinta la coda di bianco, così il cacciatore l’avrebbe sempre riconosciuta!

La volpe tornò nel bosco e tutte le altre volpi la videro e, notando la sua coda, una disse: “Ehi, senti, ma un uccello te l’ha fatta sulla coda!?”

“No” disse la volpina, “E’ un segno di protezione, di amicizia, che voi non avete”.

Allora tra la folla di volpi ne apparve una piccola come lei, un maschio: le disse che veniva da un altro branco, ma che conosceva lo stesso cacciatore e infatti anche lui aveva la punta della coda bianca! 

I due ebbero tanti cuccioli, tutti con la coda bianca, e da quel momento tutte le volpi nascono con la punta della coda bianca.

Arianna Boggia, I D