La cultura della donazione

Donare significa dare con assoluta spontaneità, dare liberamente qualcosa a qualcuno. È proprio questo quello che fa un donatore, offre una parte di sé agli altri. L’offerente non dona solo il suo corpo, ma tutto sé stesso, mettendosi a completa disposizione della comunità. 

Il moderatore Luigi Spadaccini, giornalista della rivista distrettuale Lions Insieme,  ha così dato inizio al convegno “La cultura della donazione” tenutosi sabato 5 novembre presso la Sala Aldo Moro del Comune di Vasto. Ad affiancarlo la dott.ssa Maria Pia Smargiassi, medico e presidente del Lions Club, che ha affermato come l’essere donatore sia educazione civica poiché significa prendersi cura di sé stessi e degli altri, dando speranza a tutti coloro che, in attesa di trapianto, vivono nella disperazione. 

Foto di Greta Di Segni

Ad oggi il tema della donazione degli organi, seppur abbastanza conosciuto, è poco presente nella nostra quotidianità, per via della disinformazione a riguardo. L’intervento del primo ospite, il dott. Giovanni Di Girolamo, medico anestesista, ha dunque sfatato i falsi miti riguardo l’espianto degli organi e si è concentrato sul funzionamento della rete dei trapianti. Gli organi, come spiegato dal medico, possono essere donati solo in seguito alla morte cerebrale del paziente, una condizione irreversibile che determina il decesso. L’accertamento della morte cerebrale, in Italia, è ben più scrupoloso rispetto al resto d’Europa, grazie a medici specializzati e a un periodo di osservazione abbastanza lungo. Si procede poi con l’espianto degli organi, che saranno resi disponibili a tutti grazie ad una lista nazionale unica. Vi è una rigorosa attenzione alla tutela della privacy circa le persone coinvolte, ecco perché non è possibile risalire al proprio donatore così come non è possibile scegliere il ricevente dei propri organi.  

Dopo il discorso del dott. Di Girolamo, la dott.ssa Maria Pia Smargiassi ha riportato alcuni dati sulle donazioni che, in seguito alla pandemia, erano notevolmente diminuite. Oggi si è riusciti non solo a tornare al numero registrato pre-pandemia, ma si riscontra addirittura un aumento del 12,1% ; è stato rilevato inoltre un incremento dei trapianti del 9% circa. L’Abruzzo non è esonerato da tale risalita confermando un +8,6% in entrambe le statistiche. Attualmente la percentuale di adesioni, a livello locale, si attesta al 68,8%. 

Una domanda sorge spontanea: come posso manifestare la mia volontà di donare gli organi? 

Foto di Greta Di Segni

La dott.ssa Maria Saracino, referente dei Servizi Demografici del Comune di Vasto, introdotta dall’assessore Nicola Della Gatta, ha posto l’attenzione proprio su come dichiarare tale volontà

La volontà di donare gli organi può essere espressa in occasione del rilascio o rinnovo della carta di identità in tutti i comuni che hanno aderito al progetto “Una scelta in Comune”. La dott.ssa Saracino ha tenuto a specificare le diverse scelte che il cittadino può effettuare nella sede comunale. Infatti, oltre all’assenso e al diniego, vi è una terza opzione: non esprimersi affatto. Questo aspetto è da tenere in considerazione poiché quel 68,8% di consensi è relativo solo a coloro che hanno effettivamente espresso una preferenza. Gran parte delle persone si trovano a non voler fare una scelta, ed è proprio qui che dovrebbe essere focalizzata l’attenzione, secondo la dottoressa, affinché ci sia un significativo cambiamento. 

L’ultimo ospite dell’evento a prendere la parola è Pasquale Gioia, trapiantato e referente del service sulla donazione per il Distretto Lions 108A italy, che, ad un anno dalla diagnosi di epatite, è potuto rinascere. I mesi di malattia sono stati una dura sfida per lui, tra crisi e dolori. La sua unica speranza era il trapianto. Il giorno dell’intervento che gli ha salvato la vita è stato eseguito la notte del 5 novembre di anni prima, un intervento che gli ha permesso di acquisire una visione più rosea e positiva del mondo e delle persone che lo abitano. 

Dopo il toccante racconto di Pasquale Gioia, i moderatori hanno concluso l’evento ringraziando e salutando gli ospiti con un importante messaggio: “donare gli organi è un investimento sulla salute propria e degli altri 

 

Stefania Capuano