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25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Era il 25 Novembre 1960 quando, nella Repubblica Dominicana, le tre sorelle Mirabal, Patria, Maria Teresa e Minerva, mogli di prigionieri politici, venivano rapite, stuprate e massacrate, per poi essere gettate sul fondo di un dirupo all’interno della loro auto.

La data divenne tristemente famosa e fu scelta dalle attiviste latinoamericane per celebrare la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”, che nel 1999 fu istituzionalizzata anche dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Da allora, in occasione del 25 novembre, sono moltissime le iniziative per sensibilizzare su questo tema che, purtroppo, non smette di essere attuale: concerti, eventi, conferenze, flash mob, manifestazioni, cortei finalizzati ad aiutare le associazioni antiviolenza, alle quali ogni giorno si rivolgono centinaia di donne che trovano il coraggio di denunciare.

L’obiettivo: ricordare le vittime e sollevare l’attenzione, mai sufficiente, su un fenomeno di violenza fisica, sessuale e psicologica che non sembra volersi fermare.

A simboleggiare la ricorrenza, il colore rosso e, in particolare, le scarpe rosse, che ogni anno riempiono le piazze delle più importanti città del mondo.

L’idea nasce nel 2009, da un’installazione dell’artista messicana Elina Chauvet: la donna fu ispirata dall’omicidio della sorella, avvenuto per mano del marito, e dalle storie delle moltissime donne che, in quella zona povera e di frontiera, avevano avuto la stessa sorte. Elina intende dimostrare che la violenza di coppia non è normale e non può essere tollerata.

Le scarpe mostrano il vuoto lasciato dalle vittime e sono state donate da chiunque volesse alzare la voce e manifestare: nella prima installazione erano appena una trentina, ora sono protagoniste di più di trecento allestimenti in tutto il mondo.

Tra le iniziative e gli eventi di quest’anno ricordiamo:

-la presentazione, avvenuta il 15 novembre scorso, di una statua di ghiaccio raffigurante una donna ‘a testa alta’, a rappresentanza della volontà di andare avanti che rimane, però, ‘congelata’. La campagna è presentata da Claudia Gerini, ambasciatrice di #FreeNotFreezed con ActionAid, che propone una petizione per chiedere maggior sostegno dal governo.

-l’evento teatrale “Non ti voltare! È tempo di agire. La violenza contro le donne riguarda tutti”, che si terrà a Milano la sera del 24, e per il quale è stato realizzato un ebook in cui sono raccontate delle testimonianze di violenze. Il ricavato della vendita di questo ebook verrà donato alla Fondazione Pangea Onlus.

-l’iniziativa #Unrossoallaviolenza in collaborazione con la Serie A, che mira, tra le altre cose, ad ottenere uno ‘Spazio Donna’ a Pescara per attività di empowerment. Molti sportivi si faranno portavoce di questo progetto, per sensibilizzare sul tema e scardinare gli stereotipi culturali che portano la donna ad essere concepita come inferiore e che normalizzano la violenza domestica.

Alla base di tutto c’è la prevenzione: ‘Al primo schiaffo, denuncialo’ è l’invito che migliaia di attiviste rivolgono alle donne, nella speranza, ogni anno, che la forza dell’unione possa porre fine al cruccio di intere generazioni.

Anche la nostra scuola ha organizzato, per il 28 novembre, un evento dal titolo: “Radio 110MHZ – di donne, di sogni, di canzoni”, uno spettacolo che, attraverso l’attrice Tiziana Di Tonno, coadiuvata dalla cantante Simona Capozucco, dal maestro Arcangelo Trabucco e la testimonianza di Tiziana Di Ruscio, intende raccontare la donna attraverso la storia della canzone italiana dagli anni 30 fino ai giorni nostri.

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Arianna Roberti