La leggenda del drago di Arthur’s Seat 

Arthur’s Seat si trova nel cuore di Edimburgo, la capitale scozzese che si appoggia su antiche colline e su ciò che rimane di alcuni vulcani spenti da migliaia di anni. Arthur’s Seat è la collina più alta della capitale, con una vetta che arriva a 251 metri sul livello del mare.

E’ spesso menzionata come una delle possibili sedi di Camelot, il leggendario castello e corte di Re Artù. La tradizione vuole che proprio ai piedi della vetta, all’interno della foresta di Drumselch,  King David I di Scozia, durante una battuta di caccia, s’imbatté in un cervo dall’aria minacciosa. Mentre l’animale stava per attaccarlo, King David vide una croce apparire fra le corna del cervo. La brandì e con questa scacciò l’animale.
Per ringraziare il Signore dello scampato pericolo, fece costruire una imponente Abbazia in cui furono incoronati molti sovrani scozzesi.

Uno dei racconti più famosi riguardanti questo luogo risale addirittura all’epoca celtica ed  è la leggenda del drago dormiente.

Secondo la leggenda, la terra che circonda Edimburgo era un tempo infestata da un enorme drago feroce. Avrebbe fatto il giro dei cieli, sputando fuoco, rubando bestiame prezioso e  terrorizzando la popolazione locale. Il popolo scozzese non sapeva cosa fare, era pietrificato dalla bestia e non trovava alcun modo per soddisfare la sua avidità. Alla fine questa avidità sarebbe diventata la ragione della caduta del drago.

Per settimane, mesi e anni, il drago si nutrì senza sosta , prendendo tutte le provviste e gli animali che voleva dal popolo senza pensarci due volte. La bestia divenne talmente avida che divenne grassa e lenta. Non più il mostro feroce di un tempo. La costante pienezza lo aveva reso sempre più pigro. Un giorno si posò in cima a un picco, appena fuori città, per dormire e, da allora, non si svegliò mai più. Nessuno osava muoverlo per paura che si destasse continuando a terrorizzare le terre scozzesi, e così, con il passare del tempo, il vento lo ricoprì di terra e la natura di muschio e di erba trasformandolo nella cima di Arthur’s Seat.

Guardando il pendio dal Castello, ancora oggi sembra quasi di vedere l’animale con la testa appoggiata alle falesie, le Salisbury Crags.

Questa storia affascinante è forse la combinazione di ricordi tramandati da un tempo remoto, in cui il vulcano era attivo. Potrebbe anche essere un riferimento alla forma della collina, che da certe angolazioni sembra una bestia attorcigliata. È anche un racconto morale, ottimo per insegnare ai bambini i pericoli dell’essere troppo avidi.

L’impatto di questa leggenda riecheggia in tutta la capitale scozzese: dai nomi dei pub alle storie raccontate durante i leggendari tour della città. Addirittura alcuni dicono che, dopo il  tempo trascorso a Edimburgo da parte della scrittrice Joanne Rowling, la cui fama è legata alla serie di romanzi di Harry Potter, la donna si sia ispirata a diverse leggende, soprattutto quella attinente al drago per scrivere uno dei suoi romanzi. Molte persone smentiscono questa teoria, anche se non si può dimenticare  che il mantra ufficiale della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts è “Mai solleticare un drago dormiente”. 

Hiba Nadir