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Un viaggio tra “Nodi” e “Accordi cromatici” nella Sala Mattioli

Durante la mostra “Metamorfosi ed essenza: accordi tra emozioni e ragione”, nella Sala Mattioli, gli alunni del Polo liceale Mattioli hanno partecipato ai laboratori creativi denominati “Nodi” e “Accordi cromatici”.

Il primo, diretto dall’ingegnere e presidente del Centro Culturale VastoScienza, Giovanni Marco D’Ercole, ha offerto loro la possibilità di scoprire e realizzare alcuni particolari nodi, partendo da quello semplice fino ad arrivare al cappio fisso.

Oltre alla parte pratica, l’ingegnere ha esposto diversi aneddoti sul mondo dei nodi che, al contrario di come molti pensano, non è riservato solamente alla vita navale ma anche a quella quotidiana, basti pensare infatti al semplice nodo della cravatta.

I ragazzi, nonostante le difficoltà di alcuni, che spesso sono state il motivo di una risata e di divertimento, si sono sentiti tutti di gran lunga coinvolti all’interno di questo nuovo e inusuale mondo, soprattutto grazie alla pazienza e alla straordinaria dedizione dell’esperto nel ritrovare le antiche origini marinare. A volte, infatti, può essere davvero utile avere la possibilità di partecipare a laboratori come questo e di conoscere persone come l’ingegnere D’Ercole, così da apprendere e far proprie nozioni che solitamente non vengono tramandate nelle scuole.

Nel secondo laboratorio invece, guidati da Giovanni Sallustio, laureando all’Accademia delle Belle Arti, i ragazzi hanno avuto, in prima persona, a che fare con il principio della composizione cromatica, sia oggettiva che soggettiva.

Infatti, dopo aver spiegato loro l’esemplificazione di tutti gli accordi immaginabili con la teoria dei rapporti armonici, dimostrata per esempio da rosso-verde, blu-arancio e giallo-viola, in contrasto con altre combinazioni, Sallustio, dividendo le classi in gruppi,  ha incaricato loro di realizzare un foglio che potesse dimostrare la sinestesia tra grafema e colore.

Il termine sinestesia serve proprio ad indicare un’esperienza di percezione simultanea tra più persone, e, nel caso della sinestesia di cui lui ha parlato, mostra proprio come queste associano a lettere e numeri un colore diverso (in alcuni casi anche intere parole possono avere una propria tonalità).

Gli studenti hanno combinato le vocali presenti nei propri nomi ad un colore, e realizzato, con gli acquerelli, tanti fogli dalle mille sfumature, e, soprattutto, davvero differenti gli uni dagli altri.  Come volevasi dimostrare!

È stata un’esperienza che ha permesso a tutti di apprezzare la diversità e di condividere momenti spensierati, ma pur sempre formativi.

Ilaria Sputore e Gian Maria Ausanio

Foto di Ilaria Sputore