I tesori di Vasto – La Chiesa di Santa Maria Maggiore

A Vasto abbiamo un luogo di culto veramente molto interessante, sia per le reliquie che contiene sia per l’importanza che ha rivestito per i vastesi nel corso della storia: la Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Affresco sulla volta di Santa Maria Maggiore

Le  origini della chiesa risalgono all’XI secolo. Nel tempo subì diverse distruzioni: un incendio e un saccheggio da parte dei turchi nel 1566, un altro incendio nel 1645, che la distrusse completamente.

In questa ultima sciagura, le reliquie della Sacra Spina e le spoglie dei martiri furono messe in salvo da uno schiavo turco che, in questo modo, si guadagnò la libertà. Questo episodio è anche rappresentato nei bellissimi affreschi che possiamo osservare sulla volta della chiesa.

Presso la cripta si trovano invece le spoglie di San Cesario

Cesario è vissuto fra il I ed il II secolo, presumibilmente di origini nordafricane, appartenente alla Gens Iulia. Era un soldato romano e, dopo essersi convertito al cristianesimo, diventò diacono dedicandosi all’evangelizzazione.

Nel corso della sua vita raggiunse Terracina, dove assistette all’ esecuzione di un cristiano. Egli protestò contro questo gesto terribile, ma riuscì solamente ad ottenere la palma del martirio.

Venne tenuto in carcere e successivamente destinato alla morte, che consisteva nell’essere gettato in mare chiuso in un sacco. 

Si dice che fu proprio Cesare Michelangelo D’Avalos a donare alla chiesa di Santa Maria Maggiore, nel 1695, il corpo, integro, del santo martire Cesario, unitamente ad un’ampolla in vetro che ne conterrebbe il sangue.

Da quell’anno iniziò la profonda devozione dei vastesi nei confronti di questo santo e martire cristiano fino a quando fu eletto come protettore contro calamità telluriche e meteorologiche.

Viene invocato contro gli annegamenti, le inondazioni dei fiumi, per la difesa dai fulmini, contro i terremoti, per la buona riuscita del parto; inoltre, è patrono di ben 30 città nel mondo.

Diana Pachioli