Sara Cardone della IV AL del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate, del II Istituto di Istruzione Superiore “A. Ruiz” di Augusta, ha ritrovato la voglia di sognare, sempre: sogni più facili da realizzare come quello di essere utili al prossimo e sogni grandi, da togliere il fiato.
Mi chiamo Sara, ho quasi diciassette anni e i miei sogni non si realizzeranno mai, o almeno questo è ciò che credevo fino a qualche mese fa.
Sin da bambini ci raccontano di quanto sia bello e importante sognare nella propria vita, come se fosse quasi un obbligo. Troppe volte ci hanno rivolto la fatidica domanda: “Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?”. Troppe volte abbiamo risposto, raccontando di qualcosa di esagerato e irrealizzabile, come saper volare, avere dei poteri magici, vivere sulla Luna… Durante l’adolescenza i nostri sogni diventano più concreti e reali, perché crescendo ci rendiamo conto della realtà in cui viviamo ogni giorno, che non sempre ci dà il giusto sostegno e la giusta serenità.
Nella mia infanzia, e non solo, sono stata circondata da persone che hanno cercato di sminuire e ostacolare i miei sogni. Ciò mi ha portato a nascondere gelosamente agli altri quei pochi rimasti, parlandone solo con alcune persone di cui mi fidavo.
Come se non bastasse, dopo aver appena compiuto i miei quattordici anni, è stata trasmessa in televisione una notizia sconvolgente. Riguardava un misterioso virus arrivato anche in Italia, che si stava diffondendo velocemente e stava terrorizzando chiunque.
Da lì a poco sono state chiuse scuole e negozi e noi siamo stati obbligati a rimanere a casa per quattro mesi. Al giorno d’oggi conosciamo perfettamente il covid-19, descritto in passato come un “mostro invisibile” da combattere e prevenire, che ha scatenato paure e incertezze nel futuro del mondo e dei giovani.
Durante questi tre anni di pandemia, ciò che mi ha tormentata di più è stata la domanda: “Cosa ne farò dei miei sogni e del mio futuro, se dovessi vivere un altro evento inaspettato come questo?”. Così, in preda all’ansia e alla paura, ho messo da parte i miei sogni e ho deciso di vivere la mia vita senza obiettivi e aspettative.
Una mattina d’ estate qualcosa è cambiato in me. Mentre stavo ascoltando una canzone, sono rimasta colpita dalla frase: “Sono sempre i sogni a formare il mondo”. Questa frase ha acceso la poca speranza che mi era rimasta e mi ha permesso di riaprire il mio “cassetto dei sogni”, ormai impolverato e chiuso da tempo.
Finalmente ho trovato un sogno capace di formare il mio mondo: diventare un medico.
Tengo molto a questo lavoro, non solo perché sono sempre stata attratta dal mondo della medicina, ma principalmente perché mi permetterà di salvare la vita del prossimo, che potrà continuare a realizzare i propri sogni.
Se dovessi scegliere dei colori che rappresentino il mio futuro, di sicuro sarebbero il verde e il rosso. Il verde è associato alla speranza, luce fondamentale che mi ha guidato nella ripresa dei miei sogni e che mi illuminerà la strada da intraprendere per realizzarli.
Il rosso, perché è simbolo della forza e del coraggio: due valori importanti da seguire per impegnarsi a raggiungere i propri obiettivi.
Esistono milioni di modi di sognare, a chi non è mai capitato di allontanarsi per un attimo dalla realtà, sognando ad occhi aperti? Noi giovani abbiamo la tendenza a rifugiarci nei sogni, perché nella maggior parte dei casi il mondo in cui viviamo non ci offre la certezza o la possibilità di un futuro felice.
Mentre dormiamo, il nostro inconscio associa immagini e pensieri provenienti direttamente dalla nostra mente, mettendo a nudo anche i sentimenti più profondi. “Siamo fatti della sostanza dei sogni”, scrive il celebre poeta inglese William Shakespeare, proprio perché ciò che sogniamo rappresenta a pieno i nostri valori e i nostri obiettivi.
Ora non riesco più a immaginare la mia vita senza sogni e sono sicura che, se dovesse accadere un evento sconvolgente e imprevedibile, questa volta non mi perderei d’animo e combatterei per ciò che desidero.
Quindi l’unica cosa che mi resta da fare per affrontare il futuro è sognare. Sognare è un nostro diritto e non dobbiamo permettere a niente e nessuno di ostacolarlo. Bisogna sognare concretamente, ma anche in grande come nei libri. Sognare da togliere il fiato e senza mai fermarsi, perché la vita è una sola e chi non sogna è destinato a morire.
Sara Cardone IV AL