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Morta Shani Louk, la ragazza rapita durante il Rave del 7 ottobre

La guerra tra Hamas ed Israele si è distinta subito per l’ elevata violenza perpetrata non solo tra soldati, ma soprattutto tra civili. L’esempio più lampante è la morte di Shani Louk, una ventiduenne israelo-tedesca rapita e  freddamente uccisa dopo il Rave nel deserto del 7 ottobre.

Shani Louk era un’Influencer e tatuatrice Israelo-Tedesca rapita dai miliziani di Hamas durante il Rave party nei pressi del Kibbuz di Reim.  Shani, a seguito al rapimento, era stata portata a Gaza dove di recente  è stato rinvenuto, dalle truppe di occupazione Israeliane, una parte di cranio che, grazie all’esame del DNA, è risultato appartenere alla ragazza.

In precedenza era stata riconosciuta all’ interno di un video pubblicato da Hamas dove chiaramente si vedeva Shani mezza nuda ed inerme sopra una Jeep.

A dare il triste annuncio è stata la sorella della vittima, informata poco prima dalle autorità Israeliane. E’ doloroso pensare come una guerra insensata e violenta porti alla morte di così tante persone che con la guerra non centrano niente, la cui unica colpa è quella di essersi trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Ancora più straziante è il pensiero che ad aver perso la  vita è una ragazza non tanto più grande di noi, con una vita davanti. Senza contare tutti i ragazzi che, prima di  Shani, sono stati brutalmente uccisi da Hamas, o quelli che sono tutt’ora bloccati nella striscia di Gaza sotto i continui bombardamenti.

Il mio più grande desiderio al momento è che la guerra finisca con un unico vincitore: la PACE.

                                                                                                                                             Matteo Marletta