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EACity Bruxelles 2023: il diario di bordo della nostra fantastica esperienza

Il progetto EACity (European Active Citizenship 2020-1-IT02-KA229-079429) nasce nel 2020, con una serie di obiettivi quali promuovere l’eterogeneità, le minoranze e, in generale, la diversità (linguistica e non), oltre a diffondere la consapevolezza di far parte di una comunità europea e di disporre di una serie di diritti a questa indissolubilmente connessi, a sensibilizzare in materia di uguaglianza di genere, discriminazione, inclusione, bullismo e cyberbullismo, sviluppo sostenibile.

Culmine del progetto Erasmus EACity è stato lo scambio a Bruxelles dall’otto al quattordici ottobre 2023, in cui sono state poste in essere una serie di attività tese allo sviluppo di competenze d’importanza non solo europea ma globale.

Il soggiorno a Bruxelles, dopo una domenica spesa fra viaggi, check-in e passeggiate in città, è iniziato quando i ragazzi delle delegazioni estere (Estonia, Germania, Romania) e quelli della delegazione italiana (Giannavola Mariachiara, Greco Giulia, Grimaldi Michelangelo, Monte Carola, Piccirilli Giulia e Radoccia Greta) sono stati accolti presso la sede di Bruxelles della Regione Abruzzo e divisi in gruppi internazionali per dialogare fra loro. Sono seguite, poi, altre attività funzionali a “rompere il giaccio”, quali lo scambio di parole nelle rispettive lingue e dei colloqui veloci (aventi durata di circa un minuto e mezzo) fra tedeschi e italiani con estoni e rumeni.

La mattinata si è conclusa con il laboratorio di “defining inclusion and discrimination”, durante il quale gli studenti, ancora disposti secondo gruppi internazionali, si sono cimentati nell’attività nota con il nome di “brainstorming”, consistente nello scrivere, intorno ad un titolo centrale, tutti i vocaboli e/o aforismi che lo riguardano. Il pomeriggio è stato trascorso, invece, scoprendo le bellezze uniche della città e rispondendo a semplici quesiti circa i luoghi visitati: dalle splendide colonne, doriche e ioniche, del palazzo di giustizia, allo stile barocco degli edifici storici della Grand Place, passando per i pennacchi e le decorazioni mozzafiato delle cattedrali gotiche che, disseminate in centro, si ergono ineluttabili volgendo insieme un’ode armonica al verticalismo.

La Grand Place di Bruxelles, luogo di straordinaria bellezza e ricchezza architettonica, è stata per gli studenti tout court un punto di ritrovo, uno spazio en plein air in cui confrontarsi e programmare incontri. Si tratta di una piazza in grado di catturare l’immaginazione con la sua maestosità e il suo innato dettaglio virtuosistico. Al centro della piazza, l’Hotel de Ville (Municipio) si erge imponente, con la sua facciata gotica; gotiche sono pure le sue torri slanciate e le intricate decorazioni scolpite che offrono una visione ineffabile della bellezza dell’architettura belga; le finestre ogivali e le guglie emergono da una facciata ornata con sculture che raffigurano scene storiche e allegoriche. I palazzi delle antiche corporazioni che circondano la piazza sono altrettanto spettacolari; ognuno di essi è un esempio particolarissimo di architettura in stile barocco, con facciate sontuose adornate da statue e stucchi; la Maison des Ducs de Brabant, ad esempio, presenta un intricato gioco di luci e ombre che enfatizza i suoi dettagli architettonici mozzafiato. A dispetto di tali strutture eminentemente barocche, la Maison du Roi, nota, in italiano, come Casa del Re, si distingue per il suo stile rinascimentale; la facciata presenta una grazia classica con balconi eleganti e finestre simmetriche.

Di sera, quando la Grand Place è illuminata, l’effetto è magico, orfico, esoterico: le facciate degli edifici si trasformano in opere d’arte luminose, dando vita ad un’atmosfera incantevole che ha quasi ipnotizzato studenti e insegnanti. La Grand Place di Bruxelles è davvero un gioiello architettonico in cui l’arte, la storia e l’architettura si fondono in un’unica esperienza visiva, rendendo la piazza un’icona di bellezza e virtuosismo e soprattutto un simbolo dell’unione inscindibile di background culturali completamente diversi, ma che si completano reciprocamente.

La mattina dell’11 ottobre gli studenti hanno avuto l’opportunità di vedere da vicino la collezione del Museo Magritte, immergendosi nella bellezza delle iconiche opere surrealiste. Le sale del museo ospitano una straordinaria collezione di dipinti, disegni, sculture e oggetti d’arte firmati da Magritte stesso; gli emblematici cappelli, le pipe fluttuanti, i cieli stellati, le figure enigmatiche e i paesaggi onirici sono solo alcune delle opere che appaiono nel percorso espositivo, accompagnate da didascalie esplicative e informazioni che permettono di apprezzare appieno il contesto e il significato dietro l’opera. Il Museo Magritte non si limita a esporre solo le creazioni dell’artista, ma offre anche una preziosa opportunità di comprendere la sua vita e il suo processo creativo; attraverso fotografie, documenti e video, i visitatori possono approfondire la conoscenza dell’artista, esplorando gli elementi che hanno influenzato le sue opere e le sue riflessioni sul surrealismo.

Le meraviglie di questo incontro culturale non sono, però, giunte al termine: immersi nella natura del Parco della città belga, gli studenti hanno avuto modo di assaggiare alcuni dei piatti tipici dei paesi partecipanti, notando con grande piacere e orgoglio, come il cibo italiano sia stato particolarmente apprezzato dagli altri commensali.

Nel pomeriggio, gli studenti si sono finalmente recati nel cuore della città europea: il Parlamento. La visita guidata al Parlamento dell’Unione Europea è stata un’esperienza affascinante e unica, che ha dato occasione ai visitatori di esplorare il cuore politico dell’Europa e di comprendere meglio il funzionamento e le istituzioni dell’Unione. In primis, i ragazzi sono stati condotti in un’aula espositiva dove la guida ha fornito loro dettagli sulle istituzioni europee e sul ruolo specifico del Parlamento, spiegando il processo decisionale, le sue competenze legislative, rispondendo accuratamente alle domande degli studenti e fornendo informazioni sugli obiettivi e sulle priorità dell’Unione Europea. La guida ha condiviso con i ragazzi aneddoti sulla storia del Parlamento e sui celebri momenti che ne hanno segnato il percorso, evidenziando anche gli strumenti e le tecnologie utilizzati per facilitare la comunicazione e il lavoro dei deputati e soprattutto rimarcando l’importanza della cooperazione europea nella promozione della pace, dell’economia e della cittadinanza europea.

Successivamente, all’interno dell’edificio del Parlamento, hanno potuto ammirare l’Aula plenaria, dove i deputati europei si riuniscono per discutere e votare sulle questioni che riguardano l’UE: prospettiva unica sulla sede del processo decisionale europeo. Tale visita guidata ha senza dubbio fornito un’opportunità educativa e stimolante per comprendere meglio il funzionamento dell’UE e la sua influenza sulla vita quotidiana dei cittadini europei.

Il giorno seguente, gli studenti si sono soffermati sul ruolo centrale del Parlamento europeo attraverso la visita al Parlamentarium, il centro interattivo che consente ai visitatori di conoscere meglio l’Unione Europea, gli eurodeputati e le tematiche intorno alle quali s’impernia l’agenda politica europea. L’esposizione principale del Parlamentarium è chiamata “Il lungo cammino verso l’Europa”; questa mostra utilizza una combinazione di elementi audiovisivi, multimediali e interattivi per raccontare la storia dell’Europa e del processo di integrazione europea. Gli studenti hanno potuto esplorare i momenti chiave dello sviluppo dell’Unione, dalla sua fondazione, dopo la Seconda Guerra Mondiale, fino alle sfide attuali. Attraverso i numerosi dispositivi elettronici, i ragazzi hanno familiarizzato con i complessi processi legislativi dell’UE e compreso il ruolo svolto dai deputati nel Parlamento europeo, venendo a contatto con esempi pratici mostrati attraverso video-interviste sulle problematiche attuali; hanno appreso di più anche sulle diverse istituzioni dell’UE, come la Commissione europea e il Consiglio dell’Unione Europea.

La giornata si è conclusa con la visita del luogo simbolo della città: l’Atomium, l’Expo del 1958. La sua architettura unica e futuristica lo rende una delle strutture più riconoscibili al mondo. L’edificio è composto da nove sfere di metallo collegate tra loro da tubi cilindrici, formando una struttura simile a un cristallo di ferro. Ogni sfera dell’Atomium ospita diverse esposizioni, mostre e spazi interattivi dedicati alla scienza, alla tecnologia, alla storia e all’arte. Dall’interno, gli studenti hanno goduto di splendide viste panoramiche sulla città di Bruxelles e di affascinanti spettacoli luminosi dall’effetto futuristico, grazie alla musica techno e ai neon, rendendola un’esperienza sensoriale unica.

Nella giornata di giovedì, Gaetano d’Adamo, economista presso la Commissione Europea è stato ospite della Regione Abruzzo e ha tenuto il workshop “United in diversity. A daily work in the UE”, un seminario d’ispirazione per gli studenti e i docenti, in cui ha raccontato del suo percorso formativo e del lavoro quotidiano che svolge presso la Commissione Europea.

Il viaggio nell’inclusione è proseguito con un’attività in cui gli studenti, liberi di usare la fantasia, hanno creato un poster rappresentante il valore della diversità e dell’inclusione. C’erano a disposizione pennarelli, articoli di giornale, foto di Bruxelles, tutto il necessario per stimolare la creatività. Nel pomeriggio i ragazzi hanno potuto osservare nel concreto il percorso del Belgio verso lotta alle discriminazioni con la visita all’African Museum, durante la quale una guida ha illustrato, suddivise in varie aree tematiche dedicate all’Africa Centrale, la storia del Congo e dei conquistatori europei, prestando particolare attenzione al colonialismo. 

L’ultimo giorno, ricco di emozioni, è iniziato con l’incontro finale presso la Delegazione Abruzzese di Bruxelles con Fernando Chironda, un attivista del Comitato 3 Ottobre, movimento che si occupa di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno migratorio, attraverso attività didattiche sia a livello nazionale sia internazionale. L’attivista ha illustrato come sia importante l’integrazione e l’accoglienza delle popolazioni immigrate per un’Europa sempre più interculturale. L’incontro si è concluso con la cerimonia di consegna dei certificati. Il pomeriggio è stato, invece, trascorso tra passeggiate in centro città, souvenir, waffle e fusioni delle quattro nazionalità. Le varie delegazioni, dopo la cena in un ristorante locale, si sono scambiate un “arrivederci”, nella speranza di vivere altre esperienze insieme.

Insomma, ogni luogo visitato ha incarnato magistralmente i temi dello scambio, a partire dalla fisionomia intrinseca della città stessa, Bruxelles, capitale sì dell’Unione Europea, ma anche dell’interesse per il diverso, l’eterogeneo, il molteplice. I ragazzi, durante il loro soggiorno Erasmus, hanno vissuto un’esperienza indimenticabile e altamente formativa. Attraverso un percorso intriso di numerose sfumature educative ed emotive, hanno avuto l’opportunità di lambire uno spazio culturale nuovo, immergendosi nella scoperta interminabile, dall’arte contemporanea alle radici intime delle antiche società organizzate dell’Africa centrale. Lo sviluppo in contesti e sostrati così diversi degli argomenti, quali l’inclusione e la lotta alla discriminazione, ha rappresentato un autentico crocevia di esperienze in cui gli studenti hanno conciliato e unito indissolubilmente le loro capacità e il loro impegno nel raggiungimento di una visione più razionale e consapevole di ciò che li circonda. Senza dubbio, quest’avventura ha rappresentato per tutti i partecipanti un labirinto di emozioni, apprendimento e crescita.

Michelangelo Grimaldi

Giulia Piccirilli 

Greta Radoccia