#ioleggoperché: un viaggio nel mondo letterale

Fin da quando siamo piccoli, per svariati motivi, ci siamo sempre imbattuti nel mondo della lettura. Ognuno di noi, obbligato o meno, ha letto almeno un libro durante il corso della propria vita. Ma effettivamente perché una persona decide di impiegare il proprio tempo nella lettura? È questa la domanda che l’iniziativa #ioleggoperché rivolge ai lettori.

Questo progetto, a cui il Polo Liceale Mattioli di Vasto aderisce da molti anni, invita ad acquistare libri destinati alle biblioteche scolastiche, favorendone lo sviluppo. 

Grazie a questa proposta, la classe 2D, accompagnata dalla prof.ssa Di Iorio, ha avuto l’occasione di recarsi presso la Libreria in Via Cavour, dove la libraia Domiziana ha intrattenuto i ragazzi leggendo loro dei brani tratti da diversi libri di Italo Calvino, un autore sanremese di cui, quest’anno, festeggiamo i cent’anni dalla nascita.

Con l’obiettivo di rompere il ghiaccio, la mattinata ha avuto inizio attraverso la presentazione di noi alunni seguita dalla presentazione di Calvino con la lettura del brano: “Luna di pomeriggio” tratto dalla raccolta di racconti” Palomar”.

Protagonista del testo è, appunto, Palomar il quale osserva il mondo nei suoi più modesti e minuti particolari. Calvino, mediante gli occhi di quest’uomo, descrive la luna in un momento troppo spesso trascurato da tutto il resto della gente: quello in cui l’esistenza del corpo celeste è ancora in forse. Quando il cielo è ancora molto compatto e carico di luce solare, la luna è solo un’ombra biancastra, sottile e pallida. Pian piano, però, la circonferenza della figura diventa sempre più nitida e il biancore della luna, acquisendo decisione, guadagna estensione fino a ricoprire tutto il disco. Una volta assicuratosi che la luna non ha più bisogno di lui, il signor Palomar torna a casa.

Un racconto appassionante e coinvolgente che ha illustrato agli studenti le principali caratteristiche dello stile di scrittura di Italo Cavino assieme al brano” La distanza dalla luna” tratto dalle “Cosmicomiche”.

Il protagonista di quest’altra storia è impegnato in un’impresa di esplorazione lunare, resa possibile dalla vicinanza del nostro satellite alla Terra in un’epoca remota. Utilizzando lo strumento dell’ironia, Calvino sviluppa la trama ispirandosi ad una teoria, oggi superata, secondo la quale la luna si sarebbe originata da un frammento della Terra.

Dopo le letture dei testi, i ragazzi hanno potuto sprigionare tutta la loro creatività grazie a dei lavori di scrittura creativa.

Concluse le attività all’interno della libreria, la classe si è diretta verso Piazza Rossetti per dare vita ad un flash-mob incentrato su due testi di Calvino, la città di Eufemia e la città di Ersilia, tratti da “Le città invisibili”.

“Non solo a vendere e a comprare si viene ad Eufemia, ma anche perché la notte accanto ai fuochi tutt’intorno al mercato, a ogni parola che uno dice come lupo, sorella, tesoro nascosto, battaglia, scabbia amanti -gli altri raccontano ognuno la sua storia di lupi, di sorelle, di tesori, di scabbia, di amanti, di battagli.” Per enfatizzare il valore di tali scambi di parole i ragazzi hanno condiviso tra loro dei libri.

“Così viaggiando nel territorio di Ersilia incontri le rovine delle città abbandonate, senza le mura che non durano, senza le ossa dei morti che il vento fa rotolare: ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma. “ Le relazioni alla base di una comunità sono rese visibili da fili di colori diversi che i ragazzi hanno teso intrecciandosi l’uno all’altro.

Quella di #ioleggoperché è stata un’esperienza che ha permesso ad ogni studente di arricchire il proprio bagaglio culturale e di conoscere il mondo letterale.

                                                                                                                                  Lisa Malatesta