Il lavoro minorile nell’antica Roma

Nell’antichità l’infanzia non era considerata un’età da proteggere.  Solo i maschi appartenenti ai ceti più ricchi avevano l’opportunità di studiare fino alla maggiore età, invece la maggior parte dei bambini era costretta ad andare a lavorare.

I lavori che venivano praticati erano l’artigianato, l’agricoltura e l’impiego nelle miniere, oppure venivano usati come schiavi. Per quanto riguarda l’artigianato, quando i figli delle famiglie benestanti compivano 10 anni venivano mandati presso gli artigiani come apprendisti per circa tre anni e lavoravano dall’alba al tramonto. Avevano appena 20 giorni di vacanza all’anno ed erano costretti ad obbedire ad ogni ordine del capo; in caso contrario, quest’ultimo poteva picchiarli e non esistevano leggi che li tutelava.

Un altro lavoro che veniva svolto era l’agricoltura, un destino che attendeva le famiglie che non potevano permettersi le spese necessarie per far imparare ai propri figli un mestiere. Questi bambini erano occupati in lavori di pura fatica. I figli dei contadini aiutavano i genitori a coltivare i campi, raccogliere le colture o prendersi cura degli animali. La sorte peggiore, però,  spettava ai bambini che lavoravano nelle miniere o nelle cave. A causa della loro piccola statura, venivano mandati a lavorare nei  cunicoli più stretti dove non riuscivano ad entrare gli adulti o impiegati per estrarre materiali come il marmo o il ferro. Ciò provocava numerose morti a causa della tossicità dei materiali e la pericolosità delle miniere.

In una miniera spagnola, ad esempio, sono state ritrovate sessanta lastre funerarie e quattro di queste appartenevano a bambini morti tra i 9 e gli 11 anni, altre quattro appartenevano a ragazzi di età inferiore ai 20 anni. Nell’antica Roma una dura sorte l’avevano anche i bambini abbandonati venduti come schiavi e costretti a lavorare duramente. Questi svolgevano diversi tipi di lavoro come servire nelle case dei ricchi, lavorare in miniera e nelle fabbriche. Poteva capitare però che i padroni decidessero di concedere la grazia ai bambini e  offriva loro alloggio e cibo.   

 

Alessandro Barisano

Sofia Zaccardi