Carlos Ruiz Zafon: la magia dell’autore spagnolo

Carlos Ruiz Zafón nasce a Barcellona nel 1964, è noto per essere il creatore del best seller “L’ombra del vento”  che lo ha reso l’autore spagnolo più letto del mondo dopo Miguel de Cervantes con il suo Don Chisciotte. 

                “Barcellona è mia madre, è il luogo dal quale vengo e dove ho vissuto tanto tempo.” 

L’autore, profondamente legato al suo luogo d’origine, è stato narratore di una Barcellona ormai nascosta sotto il peso dell’urbanizzazione e del turismo di massa, una Barcellona diversa, più misteriosa, nebbiosa alle volte (come nella tetralogia del Cimitero dei libri dimenticati), che supera i cliché della città catalana festaiola e solare descritta da tutti. Una città segnata dalla guerra civile, ma ancora caratterizzata da una profonda magia, legata allo stile architettonico liberty e allo stretto legame con i draghi.

“Barcellona è la città dei draghi, il mio legame con questi esseri verdi che respirano fuoco è molto forte. Siamo creature notturne, affezionati al buio, non particolarmente socievoli, poco amichevoli con scudieri e cavalieri erranti, e difficili da conoscere”.

L’ esordio con Il Principe della nebbia lo ha portato, negli anni novanta, a vincere in Spagna un premio importante di Narrativa per ragazzi malgrado non lo avesse affatto scritto per ragazzi. Riguardo ai destinatari dei suoi successivi romanzi dichiara :

“Scrivo per persone che amano leggere, senza chieder loro l’età.”

 Il destino, uno dei protagonisti dei romanzi di Zafón. Il burattinaio per eccellenza all’interno dei romanzi di Zafón, una forza al di sopra di ogni volontà e di ogni potere, che muove e fa incontrare tutte le anime che popolano il mondo. Il fato diventa un aiutante magnanimo, ma anche un tiranno senza scrupoli proprio come nella vita vera.

Il destino non segue una linea meritocratica, ma è caos puro. Nonostante questo, l’autore esorta i suoi personaggi a cercarlo, riponendo l’intero senso dell’esistenza nella ricerca attiva di ciò che li aspetta, ma che non potrebbero mai trovare se rimanessero immobili perché  chi rimane bloccato affonderà nelle sabbie mobili di un destino che non ha scelto. 

“In genere il destino si apposta dietro l’angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visita a domicilio. Bisogna andare a cercarlo”.

Tra le sue frasi preferite: “quello che scrivi, è ciò che più ti somiglia”

Dunque, forse, la maniera più semplice per ricordarlo è continuare o iniziare a leggere le sue storie perché, ricordate che  “ogni libro possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso”  

                                                                                                                                        Laura Del Casale