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Il progetto “PretenDiamo legalità” arriva anche ai giovani del Mattioli

Il giorno 8 febbraio, la nostra scuola ha avuto l’onore di ospitare la Dr.ssa Paola Di Pietrantonio, Commissario Capo della Polizia di Stato. Ha presentato nel nostro Istituto il progetto ”PretenDiamo legalità“, avviato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, mirato alla riflessione sulla cultura della legalità, per migliorare la convivenza tra le persone nel rispetto delle regole.

A proposito di questo importante aspetto, la Di Pietrantonio ha dato vita ad un bellissimo discorso partendo da un video tratto dal celebre film degli anni ’80 ”Karate Kid“ intitolato dai la cera, togli la cera”.

Nel video viene mostrata una scena in cui, in un parcheggio, il maestro Miyagi ordina al protagonista, Daniel La Russa, di lavare tutte le auto presenti per poi dare la cera con la mano destra e toglierla con la mano sinistra. Daniel non capiva come questo potesse essergli utile nel karate, ma non ha contestato il maestro, poiché la prima regola di quest’ultimo consisteva nel non fare domande ed obbedire se avesse voluto conoscere i segreti del karate. Il maestro, facendogli ”dare la cera e togliere la cera“ stava insegnando a Daniel mosse di karate importanti che lo avrebbero fatto vincere contro i suoi avversari.

Il Commissario Capo ha fatto afferrare come Daniel stesse imparando movimenti che poi sarebbero diventati istintivi e che avrebbe attuato in modo naturale, proprio come il rispettare delle regole.

All’inizio le regole che ci vengono imposte possono sembrare pesanti o inutili, ma il rispettarle, poi, diventerà istintivo. Un altro esempio proposto è stato quello dell’osservanza delle regole nello sport. Grazie alla passione sportiva, rispettiamo le regole per evitare conseguenze per noi spiacevoli.

Non sono solo questi i campi in cui l’istintività è importante: anche in strada avviene così. Un esempio è il cambio delle marce che mettiamo in atto in modo automatico, oppure il rispetto del codice stradale. La Di Pietrantonio si è soffermata inoltre sul rispetto delle regole dei minori. Infatti, dai 14 anni si è legalmente punibili. Prima di quell’età, a rispondere sono coloro che si occupano del ragazzo. In una situazione in cui un ragazzo danneggia uno strumento scolastico, egli potrà ricevere solo dei provvedimenti disciplinari da parte del docente, ma non risponde legalmente dei suoi danni.

Discutendo su provvedimenti legali e non, la dottoressa ha affermato che ci sono persone che rispettano le regole solo ed unicamente per non dover poi rispondere alle conseguenze in caso di violazione della legge. Non dovrebbe essere questo il motivo da cui si è mossi, ma per vivere bene collettivamente  l’unico obbligo che dovremmo sentire è quello morale. Grazie alle sue parole abbiamo compreso  come sia importante rispettare le regole che devono diventare un’ azione istintiva per vivere meglio insieme agli altri.

Alessandro Barisano

Sofia Zaccardi e Antonio Fanelli