• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Bullismo, cyber bullismo e possesso di strumenti idonei ad offendere l’altro. 

Bullismo, cyber bullismo e possesso di strumenti idonei ad offendere l’altro. 

bullismo

Vincenzo Musacchio nella due giorni presso la scuola secondaria di primo grado a Larino

“Le famiglie e la scuola devono impegnarsi e “sporcarsi” le mani”. Così ha esordito Vincenzo Musacchio alla domanda su come si possa affrontare il problema del bullismo e del cyber bullismo. Con la nuova legge recentemente approvata è stato previsto il coinvolgimento diretto delle scuole e dei docenti. C’è oggi il cosiddetto “docente anti-bulli” che dovrà collaborare con le forze dell’ordine, con le associazioni e i centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio. Coinvolti in prima persona i dirigenti scolastici, che dovranno informare subito le famiglie dei minori coinvolti e attuare adeguate sanzioni educative. Vincenzo Musacchio, criminologo e docente universitario da più di trent’anni, è da sempre a contatto con gli studenti. A coinvolgerlo nuovamente è stato il prof. Fabrizio Pastorini, con il beneplacito della dirigente scolastica Emilia Sacco e della responsabile di plesso Rossella Di Maria. “Ripeteremo l’esperienza già sperimentata un anno fa contro il bullismo e il cyber bullismo”. “Abbiamo avviato un progetto molto ambizioso, con gli alunni divisi in due gruppi di lavoro, si parlerà e ci si confronterà sui temi che spesso li coinvolgono, come autori e come vittime, in attività che costituiscono purtroppo veri e propri reati”. “È una goccia nel mare, ma abbiamo ritenuto con il prof. Pastorini che poteva e doveva essere replicata”.  “Sono fermamente convinto che quello che accade di nascosto o fuori dalle mura scolastiche debba riguardare anche la scuola”. “Lo scorso anno ci siamo trovati di fronte a situazioni molto complesse e inaspettate abbiamo provato ad entrare nel mondo dei più giovani, spiegando l’esistenza di questi problemi e provando ad aiutarli a superare”. “Bisogna sempre chiedere aiuto e denunciare senza paura”. “Nessuno può chiamarsi fuori da questi problemi, le famiglie non possono permettersi di chiudere gli occhi”. “Sarebbe bello che a questa due giorni con gli studenti seguisse una due giorni con i genitori”. “Come dico sempre ai ragazzi la scuola forma lo studente ma anche il cittadino e in questo arduo compito però ognuno di noi deve fare la sua parte”. “La scuola non può essere lasciata sola”.