Scarpette rosse per dire basta alla violenza di genere

La violenza contro le donne è la violenza basata sul genere. E’ ritenuta una violazione dei diritti umani.

Secondo i dati ISTAT  il 31,5 per cento delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Numerosi studi hanno evidenziato che le donne, vittime di abusi nel corso degli anni,  spesso incorrono in problemi di salute. La violenza di genere si riconosce con forme differenti ma è sempre animata dallo stesso obbiettivo: il mantenimento di squilibri tra maschio e femmina all’interno della società.  Il femminicidio rappresenta l’estrema conseguenza  delle disparità di genere presente nel mondo. Come afferma la definizione, il  femminicidio  è un termine che identifica i casi di omicidio doloso o preterintenzionale, in cui una donna viene uccisa per motivi di genere.

Secondo Eures ed Ansa, ci sono stati circa 2061 femminicidi in Italia tra il 2000 e il 2011. La metà di questi casi  (49,9 per cento)  si è rilevata nel nord Italia. Un 30,7 per cento di casi nel sud e nel centro 19,4 per cento.

Molte donne si stanno impegnando, in Italia e nel resto del mondo, per far sì che le vittime di queste ingiustizie possano finalmente aver pace.

“Ci concentriamo sulle vittime, che sono una parte della medaglia; dall’altra, abbiamo gli uomini che sono certo gli aguzzini da fermare e punire”  queste le parole della presidente del Telefono rosa che afferma come non possano essere solo le donne a combattere questa battaglia, ma che si devono coinvolgere anche i loro figli, mariti, colleghi e fratelli.

Il 25 novembre si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Purtroppo, questa violenza non accenna a diminuire nonostante le numerose segnalazioni e i numerosi tentativi che ogni giorno migliaia di donne si impegnano  a condividere. I social media si fanno portatori di pensieri  di donne che cercano di contrastare il problema. Su twitter, tramite l’hastag  #femminicidio, è possibile visualizzare i pensieri delle donne in merito a ciò. Antonella per esempio scrive “Se ti ama non ti fa violenza né fisica né psicologica. Quindi non puoi dire che un uomo commette un #femminicidio per paura di essere lasciato o per amore. Questo non è amore, la donna non è un oggetto da possedere.” O come scrive Diego Zetti “il #Femminicidio non è  solo uccidere la moglie, è ucciderla rivendicandone il possesso come oggetto negandone la dignità”

Il femminicidio non è solo un omicidio, ma l’atto ultimo di un percorso di soprusi e violenze reiterate nel tempo.

                                                                           Noemi Trovato 3^G