Una nuova casa… – Racconto

Un giorno la famiglia di Giuseppe, un bambino, va a cercare una nuova casa, perché la loro era troppo piccola.
Il 3 maggio trovano una casa con due camere, tre bagni, una cucina bella grossa, e un soggiorno con una poltrona e due divani pieni di polvere.
Perciò la mamma di Giuseppe, di nome Veronica, inizia a preparare le valigie, perché il 15 maggio si sarebbero trasferiti dalla vecchia casa. Il padre, di nome Mauro, inizia a procurarsi le scatole.
– È arrivato il giorno !- disse Giuseppe. Quindi prendono in prestito un furgone per mettere tutte le scatole e le valigie.
Quando arrivano, Giuseppe inizia a vedere un po’ come è fatta la casa; trova una stanza segreta, dentro c’è una scatola con un diario, la scrittura è strana…
– Giuseppe, dove ti sei cacciato ? – chiede la mamma.
– Arrivo! – risponde Giuseppe.
– Dai, su che si deve sistemare… – gli dice la mamma.
Giuseppe rimane perplesso, quindi chiede alla mamma se può usare il suo telefono, la mamma acconsente.
– Mauro, mi puoi aiutare a montare il letto di Giuseppe ? – chiede al padre.
– Certo! Ma prima devo ripulire il soggiorno – risponde lui.
È arrivata la notte. Giuseppe al piano di sotto sente dei rumori, corre dai suoi genitori per svegliarli, quindi tutti insieme scendono le scale. Trovano la porta aperta e la richiudono subito.
– Dai, Giuseppe, non è niente, andiamo a dormire – lo rassicura il padre.
Sono le 6.00 di mattina e Giuseppe non ha chiuso occhio tutta la notte. Mauro scende a ricontrollare, tra il soggiorno e il bagno trova la stessa stanza scoperta da Giuseppe.
Dentro trova il diario e vicino a una parete si accorge di una botola, scende e trova una buccia di banana fresca, un cuscino e delle coperte, delle caramelle e una chiave universale. Quella chiave apriva tutte le porte del mondo. Mauro chiama Veronica e tutte due compongono il numero della polizia.
– Mauro, il numero da comporre è 113 – dice Veronica.
Quando arriva la polizia… consigliano alla famiglia di cambiare casa, ma loro non se ne vogliono andare perché avevano speso tanti soldi per avere questa. Allora decidono di chiudere questa stanza segreta per sempre così non ci può entrare più nessuno.
N.E. / Classe VC – Scuola primaria Villani di Firenze