DALLA LIBRERIA SOCIALE ALLA LIBRERIA ALL’APERTO

Io ci sto, una libreria sociale


Nel cuore del Vomero esiste un’iniziativa che ha come scopo di promuovere la cultura e unire le persone appassionate alla lettura.
L’attività è nata nel 2014 come reazione alla chiusura di
diverse librerie di Napoli e, grazie alla collaborazione sociale, si è sviluppata. I primi soci si sono infatti organizzati, iniziando a partecipare con il motto “Io ci sto“, poi diverse persone si sono informate e hanno aderito attraverso Facebook. Ed è così, con la semplice determinazione sociale, la libreria si è affermata e oggi conta più di 700 soci.
Il punto forte dell’iniziativa è stata proprio l’idea di creare una libreria non a scopo di lucro, ma come un luogo di incontro, dove tutti possano accedere alla cultura.
Infatti, nei locali a Via Cimarosa, grazie all’impegno giornaliero e volontario dei soci, si promuovono libri e incontri con autori meno conosciuti, si organizzano eventi letterari, concorsi di scrittura, ma anche iniziative per attirare i più giovani, come per esempio la caccia al tesoro organizzata per l’uscita del nuovo libro della saga di Harry Potter.
Nella libreria si possono trovare anche testi scritti in Braille per non vedenti e numerosi libri destinati agli immigrati appena arrivati in Italia, proprio perché anche offrire un libro significa accogliere.

La libreria all’aperto

Il 7 settembre 2019, nel bel mezzo di piazza Vanvitelli è stata inaugurata a Napoli la prima libreria all’aperto. L’ideatore dell’originale iniziativa è il fioraio Davide Estate che ha adibito a libreria un angolo del suo storico chiosco in stile liberty che risale al 1907. Vi si possono trovare libri per tutte le fasce di età, compresa quella dei bambini, cosicché i genitori possano educare i figli alla lettura fin da piccoli. L’obiettivo è infatti creare un punto di incontro nel pieno della caos del quartiere Vomero, così, mentre si passeggia, ci si può fermare e godersi questo piccolo angolo quiete e di cultura, senza nessun tipo di restrizione. Tutto si basa sulla fiducia e sullo scambio libero, o book sharing, pratica all’estero molto diffusa, ma che a Napoli non aveva ancora trovato una casa. Ognuno può prendere un massimo di 3 libri alla volta e, se vuole, può portare libri da casa per scambiarli. Lo scopo del book sharing è proprio quello di far passare i libri di mano in mano, non lasciando che rimangano a prendere polvere su uno scaffale, diffondendo così il valore della lettura e della letteratura. La libreria all’aperto ha una convenzione con la libreria Io Ci Sto che gli garantisce la fornitura continua di libri che la gente può prendere gratuitamente.
Ma da dove è nata questa idea? Lo abbiamo chiesto proprio all’ideatore Davide Estate che ci ha spiegato come essa si colleghi ad una tragica vicenda che ha segnato la storia della sua famiglia.

Nel 1993, il fratello di Davide Estate, Maurizio, venne ucciso dalla camorra in seguito di una tentata rapina avvenuta nell’autolavaggio del padre. Il giovane era riuscito a mettere in fuga i rapinatori, che tornarono però poche ore dopo, inviati dal boss dei Quartieri Spagnoli, per sparargli al petto. Maurizio Estate morì a soli diciassette anni per aver detto “no” alla violenza. Perciò Davide, in ricordo del fratello, ha deciso di controbattere alla potenza della camorra che vive e prospera sull’ignoranza, dimostrando che la conoscenza è la più grande arma che possiamo usare contro l’indifferenza verso la malavita che dilaga in città. Anche condividere, scambiarsi esperienze ed emozioni significa, in qualche modo combattere il pizzo. Proprio per questo motivo, il servizio book sharing è antiracket, perché la merce di scambio, il valore diventano i libri. Proprio per questo Davide spera che in futuro l’iniziativa possa diffondersi anche in altri quartieri, coinvolgendo anche ragazzi che vivono ogni giorno in realtà più difficili

Articolo a cura di: Flavia Balletta, Giulia Claudia Cuozzo, Adriano De Caro, Chiara Imbriani, Zoe Lardaro,
Francesco Pignalosa, Rosa Schiano Lomoriello