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IL RISCHIO OCCULTO SUI SOCIAL di Salvatore Scialò e Gianmaria Maione


Negli ultimi tempi, è spesso capitato di sentire parlare di bullismo tra i giovani e questo ci ha portato a renderci conto di come il problema della violenza stia diventando preoccupante.
Ma oltre al bullismo, con l’avvento delle nuove tecnologie e i nuovi mezzi di comunicazione si sta sempre più parlando di cyberbullismo.
Quest’ultimo vede compresi tutti quegli atti di bullismo e molestie che vengono compiuti attraverso i social e da dietro uno schermo. Essere vittima di questo tipo di violenza significa essere intrappolati in situazioni che possono essere molto spaventose e dalle quali spesso non si sa come uscirne. Non è per niente piacevole oltre ad essere molto pericoloso, quindi è necessario prestare particolare attenzione durante la nostra permanenza nel mondo digitale. 
Ma se è pericoloso come si dice dovremmo smettere di usare il telefono e o internet?
Assolutamente no! Per evitare di incorrere nei rischi del web basta fare molta attenzione quando navighiamo in rete. 
A tal proposito, nel corso di questo articolo approfondiremo in cosa consiste il fenomeno del cyberbullismo dandovi alcuni consigli per diventare più consapevoli dei rischi che si corrono vivendo il web e come affrontarli.
Il cyberbullismo si manifesta in svariati modi: un esempio è l’invio di messaggi con contenuti volgari, violenti e offensivi spesso ritenuti solo un semplice scherzo, ma altre volte lo scherzo è troppo pesante per ridere. 
Quindi, se ti capita di ricevere questo tipo di messaggio su whatsapp, tramite email o altro, ignora il messaggio. Rispondendo incoraggeresti il bullo a continuare.
Se, invece, ti trovi di fronte a “messaggi indesiderati” o inviati da qualcuno che non conosci è comunque bene conservarli e poi parlarne con qualcuno. È importante, infatti, segnalare il problema, o anche solo un dubbio, a qualcuno più adulto che possa aiutarci. Possono essere genitori, amici, insegnanti, ma anche moderatori o proprietari del sito web che stavi visitando quando hai ricevuto il messaggio. 
Questo è importante, perché in caso di comportamento illecito, è necessario segnalare taluni atteggiamenti alle autorità competenti.
Anche la pubblicazione delle informazioni private di qualcun altro senza il suo consenso oltre che un reato è una forma di cyberbullismo. 
Quindi, presta particolare attenzione e evita quando possibile di convivere informazioni sensibili online. Lo stesso vale per video e immagini di noi o dei nostri cari. 
L’intero insieme di informazioni, una volta pubblicato su Internet, è difficile da controllare in quanto diventa materiale pubblico. Chiunque può conoscere queste informazioni, ottenerle e usarle per molestarti o minacciarti, se necessario.
Dobbiamo immaginare Internet come una piazza affollata: anche se abbiamo davanti solo uno schermo, ci sono milioni di persone in rete e non è sicuro condividere con tutti le proprie informazioni personali. È bene usare un nickname o un nome inventato.
Ovviamente non tutti sono potenziali cyberbulli, ma è bene ricordare che su internet è facile fingere di essere qualcun altro e quindi è sempre meglio di non fidarci degli sconosciuti.
Tuttavia, negli ultimi anni, sono nate molte le associazioni che si occupano della sensibilizzazione contro i fenomeni di cyberbullismo. Nota tra esse la fondazione Parole Ostili che, con il manifesto della comunicazione non ostile, educa i più giovani ad un corretto utilizzo degli strumenti di comunicazione digitale e che grazie ai docenti entra nelle scuole e da ai ragazzi un importante sostegno soprattutto se da poco approdati sui social.

Gianmaria Maione e Salvatore Scialó 2Q classico Cambridge 2.0 – liceo Vico Napoli