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Renne a rischio di estinzione a causa del riscaldamento globale

Dall’Artico Russo sono giunte delle informazioni sconvolgenti: negli ultimi dieci anni sono morte, a causa del cambiamento atmosferico, circa ottantamila renne, ossia il 22% di tutti questi animali che vivono nella Siberia del Nord. In questa zona gli effetti tragici del cambiamento climatico si riflettono anche sulla vita delle persone.
Il professore di un’università finlandese, Bruce Forbes, afferma che nel 2006 sono morti ventimila di questi mammiferi e nel 2013 più di sessantamila. Queste catastrofi sono avvenute entrambe nel mese di novembre, in seguito a un irregolare innalzamento delle temperature che ha portato sia allo scioglimento dei ghiacci sia all’allagamento di molte zone; in dicembre invece si è verificata una forte ondata di freddo che ha provocato la creazione di uno strato di ghiaccio di quasi 10 centimetri! Anche gli esemplari più forti non sono riusciti a rompere quella spessa lastra per riuscire a mangiare le piante che crescevano lì sotto, così dopo un periodo di fame le renne sono morte. A metterci in allarme dovrebbe essere soprattutto gli sbalzi di temperatura avvenuti negli ultimi periodi. Se avvenisse nuovamente un evento tragico come quelli passati i popoli nomadi dello Yamal, una zona della Siberia, che vivono solo di allevamento di renne, patirebbero la fame.
Lo scorso Natale, come previsto, molti esemplari sono stati abbattuti a causa di un’epidemia legata alla specie che ha già fatto ricoverare quasi cento persone. Insomma, questo cambiamento climatico continuasse, la specie sarebbe in serio pericolo di estinzione e ciò metterebbe a rischio l’intero ecosistema. Gli scienziati suggeriscono di studiare i ghiacci per poter avvertire i nomadi di macellare la carne degli animali: anche se è triste, almeno verrebbe sfruttata. Personalmente trovo che sia molto brutto che un animale così caro a tutti, specialmente ai bambini, muoia a causa del riscaldamento globale provocato dall’uomo, che non pensa mai alle conseguenze delle sue azioni, ma che potrebbe curarsi di più dell’ambiente che lo circonda.
Viola Maestri 3C