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Percorso di studio e approfondimento sul fenomeno dell’immigrazione

Quest’anno nelle classi 5 A e 5 B della S. G. Bosco di Isernia, le insegnanti hanno intrapreso un percorso di studio e approfondimento sul fenomeno dell’immigrazione in Italia.

Il percorso si è arricchito, di volta in volta, grazie all’intervento di specialisti del settore, di giovani immigrati, responsabili di associazioni umanitarie e di centri di accoglienza.

Tutti hanno raccontato le innumerevoli difficoltà che gli immigrati sono costretti ad affrontare quando lasciano i loro paesi, e si sono resi disponibili a rispondere alle molte domande poste dagli alunni.

Questa degli incontri è stata solo una delle tante esperienze vissute dalle due classi quinte. Infatti altro notevole contributo al tema dell’immigrazione è stato apportato

dalla lettura di “Babur”, edito da “Le Monnier”, la storia di un immigrato indiano costretto a diventare grande prima del previsto, e forse proprio tale testo ha segnato marcatamente questo percorso, facendo capire anche ai più piccoli lettori il vero dolore degli immigrati e la grande fatica che loro devono fare non per vivere, ma per riuscire a sopravvivere.

Di certo, dopo un percorso così ricco anche di esperienze dirette, il tema dell’immigrazione ha aperto nuovi modi di vedere nei ragazzi che hanno potuto così sfatare miti e cogliere la vera realtà del fenomeno dell’immigrazione, e non si può che plaudire alle insegnanti che hanno progettato tale approfondimento su un tema che sta dividendo l’opinione pubblica, per le difficoltà che ne stanno derivando al nostro paese negli ultimi anni.

Questo perché molto spesso a chiedere asilo nel nostro paese, non sono persone con serie difficoltà come quelle raccontate dagli immigrati nella scuola, ma malviventi che finiscono nelle fila della malavita organizzata e nuocciono ai nostri connazionali.

Questo percorso ha insegnato che bisogna saper distinguere, offrendo sincera ospitalità a chi fugge dal proprio paese d’origine per guerre, fame, persecuzioni, e l’esempio offerto dalle insegnanti della S.G. Bosco, andrebbe seguito anche da altre scuole.

Francesco Saverio Natella