La scuola per il futuro

Si è da poco concluso il periodo delle iscrizioni alle scuole primarie e secondarie e, come tutti gli anni, molti si sono interrogati su quale sia la scelta migliore per il futuro e quale indirizzo sia più utile in prospettiva professionale, ma in un mondo che sta cambiando è molto difficile capire se si è presa la giusta decisione.
Molti ripiegano su un’istruzione “come ai vecchi tempi”, estremamente rigorosa e severa, mentre altri ritengono che sia inutile tutta questa rigidità, sostenendo che non servirà agli studenti in una futura carriera, ma la realtà dei fatti è che i mestieri di domani sono ancora tutti da vedere: più di metà dei lavori di oggi verrà automatizzata, lasciando spazio a mestieri sempre più specializzati.
Secondo l’European Centre for the Development of Vocational Training (Cedefop) nel 2025 circa 46 milioni di opportunità dei 107 complessivi saranno altamente qualificati, con la richiesta di una preparazione specializzata o di livello universitario, 43 milioni mediamente qualificati e solo 10 milioni per i quali non servirà una particolare qualificazione.
Come scegliere quindi in maniera cosapevole riguardo a qualcosa che si rivelerà tra anni?
La risposta degli esperti è sempre la stessa: cercare di avere buone conoscenze sia in campo scientifico e informatico sia in campo umanistico, senza trascurare le lingue, sempre più importanti in un mondo che si fa via via sempre più piccolo, assumendo le basi per la versatilità in ogni campo.
“Lo sforzo va fatto sul metodo” dice Salvatore Giuliano, dirigente dell’istituto Majorana di Brindisi, “Lavorare in gruppo, far circolare le idee, sperimentare, come avviene nel mondo del lavoro.” Anche molti altri sono del suo stesso parere, asserendo che la cosa importante oggi sono conoscenze a tutto tondo, ma anche uno studio attivo e consapevole, alla base del quale c’è la voglia di imparare e la curiosità; Carlo Tunioli, dirigente del centro di ricerca sulla comunicazione Fabrica, sostiene anche l’importanza della filosofia: “Apre la mente e ti prepara all’insapettato.”
La decisione dell’indirizzo è quindi molto difficile da prendere cercando di guardare al futuro e potrebbe avere risvolti inaspettati sia positivi sia negativi, l’importante è riuscire ad avere un’istruzione completa e aperta.
Alice Mattolini 1B