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AL MIUR SI FA LA VOCE GROSSA: COL ROTARY MATERA ALTERNANZA ALLA RISCOSSA

Nel magnifico scenario della Sala dei Ministri del Miur è andato in scena lo scorso 28 giugno un incontro per fare il quadro generale del progetto alternanza scuola-lavoro evidenziando l’impegno profuso in questa attività dal Rotary di Matera. Protagonisti del meeting sono stati Vito De Filippo, (sottosegretario di Stato del Miur) Maria Antezza, (Segretario Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza) Antonio Braia, (Presidente Rotary Club Matera) Claudia Datena (Dirigente Coordinamento Regionale USR Basilicata) e infine Margherita Perretti. (Vice Presidente Confindustria Basilicata con delega alla Cultura d’impresa e della Formazione). A fare gli onori di casa in apertura De Filippo che ha proclamato in apertura l’obiettivo di “creare una forte interazione tra scuola, mondo del lavoro, professioni ed associazionismo” e ha annunciato che “tra il 2017 e il 2018 ben 1 milione e mezzo di studenti italiani verranno coinvolti in questo progetto, che non deve essere vissuto come un semplice adempimento didattico, ma come un piacere amplificato in termini fruttuosi”. Sempre secondo De Filippo, “l’alternanza produce tre risultati positivi ramificati verso la scuola, i ragazzi, ma soprattutto l’ente ospitante: da una parte l’attività influisce molto sulla cultura e sugli interessi degli studenti, essendo motivo d’orgoglio per gli istituti di provenienza, dall’altra invece proprio i giovani possono determinare processi innovativi nella onlus, associazione o impresa in cui si trovano”. Secondo l’onorevole Antezza “l’obiettivo dell’alternanza è di far crescere maggior consapevolezza nei nostri ragazzi attraverso dirigenti e docenti, in un percorso finalizzato al loro inserimento nel mondo del lavoro”. Per il Segretario alla Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, c’è anche un secondo fine: “L’altro scopo dell’attività è instaurare un collegamento, una sinergia, tra il mondo scolastico e quello aziendale. Il primo si deve rendere conto dell’importanza che riveste nell’istruzione dei ragazzi, il secondo invece ha l’obbligo di aprire a percorsi didattici più ‘spendibili’ nelle imprese. Dobbiamo ricordarci sempre che il centro di tutto devono essere i giovani”.
E’ Braia a raccontare l’esperienza del Rotary negli istituti materani: “Nel corso di quest’anno abbiamo pienamente rispettato i parametri prefissatici all’inizio di questa esperienza con i ragazzi, che a me non piace definire il nostro futuro, ma il nostro presente. Abbiamo deciso di puntare su di loro perché è da loro stessi che dobbiamo ripartire. Mettere in sinergia le aziende e gli istituti non è stato affatto facile, ma ci siamo riusciti grazie all’intervento dei dirigenti scolastici che hanno accettato questa sfida; a giudicare dal risultato finale, direi che hanno (e abbiamo) stravinto. Nello specifico, abbiamo immaginato di mappare le competenze e le passioni dei nostri soci, e chiedere a quest’ultimi di investire il loro tempo con i nostri giovani; il compito dei presidi e dei loro collaboratori è stato di creare delle progettualità e ci sono riusciti alla perfezione. Hanno partecipato a questa avventura i ragazzi degli istituti alberghieri ed agrari, licei classici, scientifici e artistici; inoltre abbiamo fatto sperimentare questa attività anche ai bambini dell’istituto comprensivo ‘G. Pascoli’. 10 istituti, 3370 ragazzi formati, 140 ore a disposizione e 12 progetti realizzati; una della maggiori soddisfazioni è stata la creazione di altre idee a supporto della nostra, una sorta di reazione a catena sull’onda del successo. Molti imprenditori, grazie soprattutto all’aiuto di Confindustria, si sono avvicinati a noi”. tra i risultati più importanti ottenuti dai ragazzi l’apprendimento di tecniche di comunicazione efficaci, l’importanza delle relazioni, il valore della coerenza, ma sopratutto i comportamenti etici. Bambini di soli 11 anni hanno realizzato un’app personale (ognuno una propria) in sole 8 ore.
All’Istituto Olivetti è stato fatto un percorso sul benessere e la salute, allo scientifico un progetto su come combattere la pirateria virtuale, nel classico riguardo al valore della cultura di un’impresa. In quello artistico invece si è fatto un lavoro molto accurato sull’attività di design. E sulla parte numerica si è soffermata anche Claudia Datena, che ha voluto rimarcare la crescita di partecipanti della regione Basilicata al progetto nel corso dei suoi primi due anni, con una previsione sul terzo: alla sua nascita i ragazzi coinvolti erano 8.300, aumentati a 12.175 dopo 12 mesi, con un picco di 15.000 studenti previsto per il prossimo anno. “Collaborare con il Rotary è stato naturale essendo comune l’obiettivo finale- ha dichiarato in chiusura Perretti-, e noi come associazioni del mondo delle imprese, vogliamo arrivare a vincere le sfide della globalizzazione. Questo è un percorso organico che coinvolge ogni tipo di scuola, dalle elementari fino all’università. Confindustria Basilicata pone tra i suoi obiettivi fondamentali proprio quello del lavoro nell’ambito della cultura della formazione, in particolare l’alternanza stessa. I percorsi di questa attività sono progettati in modo congiunto da scuole e imprese coinvolte, essendo entrambe in sintonia con le esigenze economiche del territorio. C’è un’accurata formazione dei tutor e un approfondimento di temi come salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’8 giugno 2016 abbiamo stipulato un protocollo di intesa tra Miur, Ministero del Lavoro ed Eni. Confindustria Basilicata ha supportato questo trattato e sono stati compiuti progetti molto importanti nella nostra regione. Grazie all’impegno e alla dedizione, siamo arrivati a far parte dei progetti Erasmus +, che consentirà a 100 neodiplomati di usufruire di una borsa di studio di 4 mesi finanziata dall’ UE, Regno Unito, Spagna, Irlanda e Belgio per il tirocinio all’estero. Sono state molte le richieste da parte dei ragazzi per partecipare alle selezioni. Meccanica e turismo sono tra le filiere principali nell’economia delle nostra regione. Il grande entusiasmo dei ragazzi coinvolti fa da stimolo a proseguire su questa strada”. Queste, dunque, le parole dei cinque protagonisti del meeting sul progetto con lo scopo di contribuire allo sviluppo intellettuale dei giovani: i protagonisti del futuro. Anzi, come direbbe il signor Braia, presidente del Rotary Club di Matera, protagonisti del presente.

di Emanuele Caviglia