RELAZIONARSI SULLA RETE: L’ERRORE CHATWOMAN

I social e le chat sono diventati degli strumenti ormai comuni nelle relazioni sociali quotidiane, ma è possibile che chattare continuamente ci stia portando dall’essere dei superEROI al diventare un superERRORE?

Usi e consuetudini di una comunità possono cambiare drasticamente da una generazione all’altra nel corso di qualche decennio, o anche semplicemente in qualche anno, visto che le evoluzioni sociali non conoscono alcuna pausa. Gli stili musicali più trendy, le correnti artistiche più acclamate, i generi cinematografici più visti ed i libri best sellers al top delle classifiche non sono mai gli stessi per lunghi periodi. D’altronde non c’è da sorprendersi visto che sono tutti fattori altamente influenzabili dalle rivoluzioni tecnologiche, innovazioni che al giorno d’oggi si susseguono alla velocità della luce.

Qualche anno fa abbiamo maneggiato per la prima volta dei cellulari touchscreen, mentre oggi possiamo navigare su tablet di oltre dieci pollici e super smartphone dalle mille features stracolmi di giochi, social e chat a non finire. Una rivoluzione che ha reso il mondo digitale ancor più seduttivo di quanto non lo fosse già prima. Non è più necessario aspettare la fine della giornata per collegarsi ad Internet visto che il web è sempre nella nostra tasca. Basta qualche click e l’intera rete è a nostra disposizione ovunque ci troviamo.

Facebook, Instagram, Whatsapp e qualsiasi altra chat a portata di mano ogni volta che desideriamo. Le condizioni perfette per rendere un’intera comunità schiava di un servizio di cui almeno il 90% di noi non potrebbe fare più a meno. Una rivoluzione che non solo ha reso realtà il progresso scientifico e tecnologico che fino al secolo scorso si poteva a stento immaginare, ma che in più ha modificato drasticamente il modo di comunicare e di relazionarsi, specialmente nelle nuove generazioni di nativi digitali. E’ impossibile non esser dipendenti dalle chat se ci si è abituati ad utilizzarle sin dalla tenera età. La rete ci permette di vivere i soli aspetti positivi delle relazioni sociali, senza scomodarci a doverne subire anche i difetti. Perchè uscire, prendere il bus ed arrivare fino in piazza per incontrare gli amici quando si può facilmente sbloccare l’iPhone e creare una chat di gruppo su Whatsapp? In questo modo possiamo abbandonare la conversazione con qualche tap appena prende una piega sgradevole, e le nostre emozioni sono facili da nascondere, così che niente e nessuno possa invadere la nostra sfera emotiva. Una serie di nuove possibilità che hanno portato con sé tanti nuovi disturbi comportamentali, come mostrato nella campagna dei SUPERRORI DEL WEB realizzata dal SIC, patronato dal MIUR, in onore del Safer Internet Day: dall’estrema timidezza, all’apatia ed il completo distacco dal mondo reale, una realtà che il più delle volte viene addirittura messa in secondo piano rispetto al mondo virtuale, come nel caso di chatwoman, l’eroina che non riesce mai a staccarsi dalle proprie conversazioni online. Chattare, chattare ed ancora chattare per tutto il giorno può farci perdere il senso della realtà ed abituare la nostra mente ad un mondo parallelo, quello delle chat. Perchè, anche se quello che accade online sta avvenendo veramente nella cosiddetta vita reale, la nostra mente non è sempre in grado di focalizzarlo, per cui separa completamente la realtà informatica dalla nostra vita quotidiana. Perfino le amicizie possono essere distinte in amicizie del mondo reale ed amicizie della realtà virtuale. A causa della mancanza di confini, sul web è possibile incontrare persone con interessi simili ai propri da qualsiasi parte del mondo, ed instaurare relazioni spesso destinate a rimanere sulle chat. Amicizie online, talvolta anche importanti, che non è detto debbano risultare sempre dannose, ma che possono perfino giovare la nostra sfera sentimentale, fino a quando vengono messe in secondo piano rispetto alle relazioni al di fuori del virtuale, oppure quando progrediscono in incontri fisici reali al di fuori della sfera limitata delle chat. Relazionarsi sul web in modo più aperto senza alcuna restrizione o vincolo può essere di grande aiuto per superare grandi ostacoli caratteriali, soprattutto in età adolescenziale. L’importante è non permettere alle realtà virtuali di prendere il sopravvento sulla propria vita mettendo da parte tutto ciò che rientra nella sfera del reale. E’ importante vivere il mondo virtuale allo stesso modo di quello reale, visto che, anche se ci è difficile percepirlo ed immaginarlo, tutte le azioni che compiamo online non hanno riscontri unicamente sulla rete, ma anche nella vita reale. Sfruttare la possibilità di comunicare a distanza da qualsiasi angolo del globo in qualunque istante non deve essere necessariamente considerato un male, nonostante le problematiche a cui può condurre. Abbandonare il progresso per ritornare alle origini non è mai la scelta giusta quando è possibile sfruttare i vantaggi delle nuove tecnologie in modo giusto senza ricadere nel regresso.

«La tecnologia dovrebbe migliorare la tua vita, non diventare la tua vita.»  Harvey Mackay

Daniele Scorza