COME SCONFIGGERE LA MAFIA

E RICONOSCERLA.

di Francesca Iacobelli e Erika Bravi

La mafia è un complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° secolo, diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente. Essa nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle rivendicazioni dei contadini.
A fine Ottocento si strinsero i legami tra mafia e politica, con l’ascesa di mafiosi al potere locale. Durante il fascismo C. Mori, prefetto di Palermo, fu inviato a stroncare la mafia, rivendicando il monopolio statale della violenza.
La mafia è presente ancora oggi, soprattutto in Sicilia. Uno degli ultimi episodi di mafia è stato l’assassinio di Attilo Manca. Egli fu trovato morto nella sua casa di Viterbo il 12 febbraio 2004. Nell’ottobre 2015 il pentito Carmelo D’Amico, ex capo dell’ala militare, rivela che poco dopo la morte di Manca aveva parlato con Salvatore Rugolo, mandante dell’omicidio, che era infuriato con Rosario Cattafi, capo della mafia di Barcellona pozzo di Gotto, perché riteneva quest’ultimo responsabile dell’omicidio di Manca; Cattafi avrebbe chiesto a Manca di operare Provenzano in seguito alle sollecitazioni di un soggetto non precisato, appartenente ai Carabinieri o ai servizi segreti.
Per evitare che accada di nuovo possiamo provare ad essere più coraggiosi e come diceva Giovanni Falcone: “la mafia è una vicenda umana come tutte le altre e come ogni vicenda umana ha un inizio, uno sviluppo e potrebbe benissimo avere una fine”.
La mafia potrebbe essere sconfitta con l’aiuto delle persone minacciate. Come abbiamo già detto, la sicilia è la zona più colpita dalla mafia, e essi sono stufi di festi attacchi ma non si ribellano per paura. La mafia compie atti orribili che rovinano famiglie, città, amicizie; diventando un mafioso potresti rovinare la tua vita e quella di quelli che hai intorno a te. Io, come tutto il mondo, non posso sopportare queste ingiustizie, uccisioni, minaccie che avvengono ogni giorno; diciamo no alla mafia e troviamo il coraggio di sconfiggerla.