Attentato alla moschea in Sinai

I terroristi che venerdì 24/11/2017 hanno ucciso 305 persone nella moschea in Egitto sventolavano la bandiera dell’Isis. Ma che cos’è veramente l’Isis? E quali intenti hanno le loro azioni? L’Isis è un’organizzazione terrorista islamista che si autodefinisce come stato e non come gruppo, controlla un territorio molto esteso tra Iraq e Siria che amministra in autonomia ricavando dalle sue attività i soldi che gli servono per sopravvivere e per combattere. Teorizza una guerra totale e interna all’Islam oltre che contro l’Occidente e vuole istituire un califfato, non si sa bene dove, ma i suoi capi sono molto ambiziosi. Con il passare degli anni ed il susseguirsi dei capi: da Osama bin Laden, passando per Ayman al Zawahiri e fino ad arrivare ad Abu Musab al-Zarqawi, l’Isis si è sempre di più rafforzato compiendo sempre più stragi e conquistando nuovi territori.

Tornando a parlare dell’attentato alla moschea in Sinai nel bilancio aggiornato delle vittime oltre ai 305 morti di cui 27 bambini ci sarebbero anche 128 feriti. Con questi numeri essa diventa una delle stragi più cruente degli ultimi decenni. Tutto è iniziato quando un ordigno esplosivo è scoppiato in un palazzo adiacente alla moschea e uomini armati hanno aperto il fuoco ai fedeli in fuga e alle ambulanze che trasportavano i feriti. Un comunicato della procura generale egiziana sostiene che il commando era composto da 25/30 uomini arrivati a bordo di cinque vetture 4×4; alcuni di questi sono stati uccisi dalle forze armate nel blitz successivo all’attentato. La reazione degli Egiziani è già in corso, è stata annunciata l’uccisione di 15 miliziani e il presidente Abdel Fattah el-Sisi ha promesso una risposta brutale all’attacco alla moschea. Si tratta di un vero e proprio atto di guerra da parte degli estremisti islamici che da diversi mesi lottano per strappare il Sinai al Cairo e farne un nuovo capoluogo del califfato dello stato islamico. Le forze dell’ordine hanno anche attivato il setacciamento dei covi terroristi con l’aviazione, avendone già demoliti diversi contenenti armi e munizioni. Da questo scontro c’è solo da attendersi un ulteriore scontro tra forze militari e i componenti dell’Isis.

MATTEO CELLETTI