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Nuova sparatoria in una scuola americana: la risposta degli studenti è un rifiuto alle armi

USA, febbraio 2018

Da anni ormai l’America si trova costretta a far fronte a situazioni di violenza a causa della libera compra-vendita delle armi; tra i luoghi più colpiti compaiono le scuole: 19 quelle in cui si è verificata una sparatoria dall’inizio del 2018. Tra queste vi è quella del 14 febbraio in Florida ad opera di Nicholas Cruz che entrato a scuola ha ucciso 17 persone.

Il dibattito sul possesso delle armi si acutizza in America sempre più e la risposta del presidente americano a seguito della strage, provoca mobilitazione tra insegnanti e studenti.

Donald Trump durante un incontro con alcuni ragazzi della scuola sopravvissuti alla strage, ha sostenuto che se gli studenti “avessero avuto un insegnante abile con le armi si sarebbe potuto mettere fine all’attacco molto più rapidamente”. A seguito della proposta i ragazzi di Perkland hanno organizzato una marcia che sta ottenendo molto appoggio anche sul web e da esponenti politici e star della televisione come George Clooney e Oprah Winfrey.

Anche i docenti hanno deciso di mettere in atto una propria protesta con l’hashtag #ArmMeWith chiedendo di “essere armati” di matite, quaderni e aiuti per gli studenti invece che di pistole e fucili. Barack Obama stesso ha scritto su Twitter: “i giovani hanno contribuito a guidare i nostri grandi movimenti. (…) Vi stavamo aspettando. E vi sosteniamo.”

 

Di Elisa Lazzaro