Una vita ingiusta – Racconto

Una volta mi ricordo che in una galassia lontana lontana c’era una battaglia, in cui il lato oscuro voleva conquistare il mondo. I cattivi, insomma. L’astronave della resistenza, cioè i buoni, si chiamava Millennium Spinner: era fatta come un triangolo con tre cerchi ai lati, e sparava raggi laser da tutti e tre i lati. Il lato oscuro voleva che ci fosse un muro al centro del pianeta Bulbasaur dove rinchiudere tutti gli abitanti: avrebbe costretto tutti a mangiare gli stessi cibi, e avrebbe poi tolto ogni tipo di gioco ai bambini. La resistenza per impedire tutto questo aveva trovato un piano molto semplice: distruggere l’astronave dei cattivi, che si chiamava Morte Oscura, perché per costruire il muro in mezzo a questo mondo un po’ ci voleva. Per questo la Morte Oscura aveva delle braccia robotiche che muravano venti mattoni in un secondo, ed è per questo che i buoni volevano distruggerla: così il muro non sarebbe mai stato costruito. La conquista di Bulbasaur non finiva mai, allora una persona sconosciuta spedì un razzo nello spazio su cui c’era scritto un messaggio: “Aiutateci a liberarci. Noi vogliamo la pace!”
Dart Black, che vagava nello spazio, trovò la scritta nel razzo e disse: “Smettiamola! Abbiamo fatto una cosa veramente brutta e ho deciso di finirla qua e di vivere una vita gioiosa, d’ora in poi!”
Fu così che la pace, la gioia e la libertà tornarono su Bulbasaur.
P.B. – Classe VC Villani