RECENSIONE: IN SOLITARIO

 

Il libro “IN SOLITARIO” è stato pubblicato nel 1988 dalla casa editrice “Istrici Dahl” e scritto dal gallese Roald Dahl.
Dahl nasce in Galles nel 1916 e racconta tutta la sua vita da ragazzino nel suo racconto autobiografico “Boy” e quella da adulto in questo libro. È uno dei miei scrittori preferiti, ho letto molti dei suoi libri e tutti mi hanno insegnato qualcosa.
Questa autobiografia racconta del suo arruolamento nell’esercito durante la seconda guerra mondiale e di varie avventure vissute da soldato.
La parte che mi ha appassionato di più del suo racconto è quella in cui, dopo essersi arruolato nell’esercito, gli è stato ordinato di volare ad Amirija. Sfortunatamente dopo varie ore di viaggio non riesce a trovare il luogo assegnato e così è costretto ad atterrare su un mucchio di sassi e ciottoli dove si frattura il cranio e si lacera la faccia. Per un pelo si salva e con le sue ultime forze si allontana dal suo aeroplano prima che esploda. Dopo essere stato salvato da altri membri dell’esercito, deve restare per vari mesi in ospedale per operarsi e riprendere le forze.
Dopo questa tragica avventura viene dimesso e trasferito in Grecia e di seguito in Palestina e in Siria.
Il capitolo della sua vita in esercito continua per 2 anni fino al ritorno a casa dalla sua famiglia.
Il racconto ha un linguaggio semplice e veloce, come in generale tutti i suoi libri che ho letto. Lo consiglierei ad un mio compagno di classe o a qualsiasi amico o parente.
Quest’autobiografia mi è piaciuta molto soprattutto quando racconta delle varie avventure in guerra. Dahl ci vuol far capire che non sempre le cose vanno come si spera e si deve sempre avere “un piano B” e riuscire a risolvere, anche con un po’ di fortuna, delle situazioni che ci sembrano irreparabili ma per le quali, in realtà, concentrandosi e mantenendo la calma, si può trovare una soluzione.

Lorenzo de Luca 3H