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BepiColombo, prima missione spaziale europea alla conquista di Mercurio

Il 19 ottobre alle 3:45, ora italiana, il satellite BepiColombo è stata lanciato da Korou (Guyana Francese) verso Mercurio. Dal nome dell’astronomo italiano Giuseppe Colombo, la missione nata da una collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l’Agenzia spaziale giapponese (JAXA), ha lo scopo di esaminare e studiare il pianeta più interno del sistema solare ed il più vicino al Sole.

Il satellite è composto da due sonde collegate tra loro  dal modulo Mercury Transfer Module (MTM),  il Mercury Planetary Orbiter (MPO) e il Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO), con lo scopo di studiare la superficie e la composizione interna del pianeta e di osservarne la magnetosfera.

http://www.esa.int/Our_Activities/Space_Engineering_Technology/Hot_stuff_the_making_of_BepiColombo

BepiColombo arriverà su Mercurio tra, circa, sette anni. Prima effettuerà due giri intorno all’orbita terrestre, in seguito compirà due giri intorno a Venere e, infine, due giri intorno allo stesso Mercurio. L’arrivo a destinazione è previsto nel dicembre 2025,  con data fine missione, salvo possibile estensione, fissata a maggio 2028.

La missione spaziale è stata progettata per raccogliere i dati necessari allo studio di Mercurio nel suo insieme, dalla composizione alla geofisica, dall’esosfera alla magnetosfera, cercando di ricostruire a ritroso la storia di Mercurio. La superficie e l’esosfera del pianeta sono fortemente influenzate dal vento solare e alcuni strumenti saranno necessari alla comprensione del rapporto tra Mercurio e la nostra stella madre. Altri esperimenti saranno utili per validare o aggiornare i modelli teorici relativi alla formazione ed evoluzione del pianeta e dell’intero sistema solare.

I principali obiettivi scientifici della missione sono: studiare l’origine, l’evoluzione e il moto di un pianeta che orbita così vicino alla propria stella; analizzare le caratteristiche planetologiche (forma, struttura, composizione superficiale e struttura interna); esaminare l’esosfera di Mercurio, la sua composizione e le sue dinamiche di interazione con l’ambiente circostante; sondare le origini del campo magnetico e le caratteristiche della magnetosfera; indagare sui depositi polari, la loro composizione e la loro origine; e infine validare le previsioni della teoria della relatività generale di Einstein.

Andrea Coco III G