Con il termine bullismo si indica quel fenomeno per cui un adolescente opprime psicologicamente o fisicamente un suo compagno percepito come debole. Questo fenomeno è molto diffuso in ambito scolastico dove c’è una continua lotta contro il bullismo da parte di insegnanti e genitori. La maggior parte di chi che commette atti di bullismo provengono da famiglie disagiate. Spesso questo fenomeno è anche causato dalla poca educazione che genitori danno ai figli. Il più recente caso di atto di bullismo è quello di Arturo, un liceale, nato e cresciuto a Napoli,capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Arturo fu colpito con numerose coltellate, anche alla gola e al torace,probabilmente allo scopo di prendergli il cellulare, da un gruppo di giovani che lo avevano bloccato in Via Foria. Così senza alcun motivo è stato costretto ad un lungo periodo di degenza in ospedale. Subito le autorità hanno intercettato gli aggressori che sono stati condannati a nove anni e tre mesi di reclusione. Ma nonostante questo esempio di vita quotidiana la situazione non sembra migliorare tra i giovani. Il bullismo cambia con l' età. L’obbiettivo è sempre quello di prevaricare sul prossimo. Un'altra evoluzione di questo fenomeno è il cyberbullismo sempre più diffuso con l’accrescimento dell’interesse nei confronti dei social. Si tende ad attaccare il prossimo attraverso una tastiera con parole offensive o intimidatorie spesso pubbliche a dimostrazione della sottomissione della persona che le riceve. Il bullismo è la più grande dimostrazione di ignoranza ed insoddisfazione del genere umano. Attaccare un coetaneo senza motivo dimostra soltanto che si è pienamente insoddisfatti di se stessi ed è un modo per scaricare i propri problemi e la propria frustazione sugli altri. Se solo si pensa che per un mondo migliore basterebbe porgere l’altra guancia ed invece oggi è una lotta contro le cattiverie gratuite, siamo alla frutta! Alessia Testa, classe 3C dell'IC VOLINO CROCE ARCOLEO di NAPOLI