Quando Internet ci fa “naufragare”

Internet, smartphone e social sono le realtà che ci circondano.

Per gli adolescenti internet rappresenta un contesto di esperienza e socializzazione irrinunciabili, ma per i bulli è un’arma in più per compiere atti violenti, tutti con un click possono visualizzare degli argomenti che possono mettere a disagio e in imbarazzo il solito “compagno” più timido che viene così insultato e deriso da altri adolescenti che si sentono superiori a lui.

Il bullo può agire con:

-Il Flaming: messaggi online violenti o volgari.

-Molestie: invio ripetuto di messaggi d’insulto.

-Denigrazione: sparlare di una persona.

-Sostituzione di persona: farsi passare per qualcun altro per danneggiare quest’ultimo.

-Inganno: pubblicare e condividere informazioni confidate in segreto.

-Esclusione: escludere una persona da un gruppo.

-Cyber-esclusione: molestie e denigrazioni ripetute.

Il cyber bullismo può avvenire in maniera diretta o indiretta.

Diretta: aggredendo personalmente sempre in rete.

Indiretta: invece sono quegli atti compiuti “alle spalle” di qualcuno.

Disegno di Clara Lizzio.

Per evitare il cyber bullismo la scuola dà un aiuto concreto, innanzitutto si affronta il problema parlandone con i genitori. Poi, a scuola i professori supervisionano ciò che i ragazzi fanno e dicono, cercando di capire se fra di loro c’è qualche comportamento sbagliato.

Silvia Mangano, Vittoria Spina, Clara Lizzio, II A