Da una foto a un incubo

2 Giugno 2017

Le vacanze estive stavano arrivando, la prima media stava per concludersi e io ero felice per questo, ma tornando a casa il mio entusiasmo si spense. Avevo saputo che l’anno successivo avrei dovuto cambiare scuola. Mi erano rimasti gli ultimi giorni da trascorrere con i miei compagni, con i miei veri amici, quelli che non avrei mai dimenticato. Non avevo capito il motivo di questo trsferimento, i miei genitori mi avevano solo messo davanti al fatto compiuto, ma origliando li sentii parlare tra loro. Dovevamo trasferirci in un’altra città. Ero terrorizzato! Non solo dovevo cambiare scuola ma dovevo anche trasferirmi a Milano. Lasciavo tutto:le vittorie della mia squadra di calcio; le feste con la mia famiglia e le avventure passate a scuola con i miei amici.

23 Agosto 2017

Iniziò il trasferimento. I miei genitori aspettarono tutto il mese di Luglio per trasferirci così da darmi la possibilità di trascorrere gli ultimi momenti con i miei amici.
26 Settembre 2017
Era finita l’estate e la scuola era già iniziata. Ai miei nuovi compagni non stavo del tutto simpatico perchè alcuni, vedendomi sempre bravo a scuola e sempre disponibile ad aiutare, diventarono miei “amici” solo per farmi fare i loro compiti dato che dicevano che “non li avevano capiti” e se non glieli portavo in tempo, me la “dovevo vedere” con Thomas Lain, un ragazzo alto e robusto che sinceramente mi faceva molta paura.
2 Ottobre 2017
Non riuscì a portare i compiti in tempo a Thomas, così per “punizione” dovevo recupargli un oggetto che aveva perso in bagno, precisamente nel WC. Andai in bagno e mi avvicinai al WC ma non vidi niente, solo che prima che io mi potessi alzare mi sentii spingere e tutto d’un tratto sentii la mia faccia tutta bagnata e il rumore di una fotocamera . I miei compagni mi avevano fatto una foto mentre avevo la faccia nel WC e quella foto diventò virale. Quella foto fu la mia rovina.

9 Ottobre 2017

La mia foto ancora girava tra i social. I miei genitori non ne sapevano niente fino a quando gli arrivò a casa un pacco con dentro un album contenente la mia foto in bagno e pieno di insulti. Tornato da scuola i miei mi chiesero cosa fosse successo. In un primo momento non capì il motivo di quella domanda, ma quando mi fecero vedere l’ album ebbi tutto chiaro. Sapevano quello che mi era successo e volevano andare a parlare con la preside. Fortunatamente Thomas fu sospeso e in quei pochi giorni in cui non venne a scuola, io ero tranquillo. Lo ero anche grazie alla mia migliore amica Chiara che mi aiutò sempre e comunque, anche rischiando di esporsi e di avere problemi anche lei. A proposito, Chiara aveva due migliori amiche, Francesca e Aurora. Aurora mi piaceva da morire, ma non penso che le piacevo. Per togliermi il dubbio lo chiesi a Chiara e lei mi disse che in realtà Aurora era molto innamorata di me. Ero deciso ad invitarla ad un appuntamento.

11 Ottobre 2017

L’ appuntamento stava arrivando anche se Aurora non sapeva che oggi all’uscita da scuola le avrei chiesto se di pomeriggio voleva venire con me al cinema. All’uscita da scuola glielo chiesi, lei accettò e il pomeriggio uscimmo insieme. Io le confessai quello che provavo per lei e lei mi disse che provava lo stesso sentimento.

12 Ottobre 2017

Arrivato a scuola, un gruppetto di ragazzi alti e robusti insieme a Thomas, che era rientrato a scuola, mi presero, mi portarono nel cortile e iniziarono a darmi calci e pugni. Non capii il motivo di questo accanimento su di me, ma dopo Thomas mi disse:-“Caro Andrea, ecco la fine che fanno gli spioni”. Mi alzai e reagii dicendogli :-“Non resterò in silenzio davanti alle tue minacce, so che in fondo c’è del bene in te. Me nè uscii con questa frase e a sorpresa Thomas mi prese, mi bloccò e mi chiese scusa. Ci abbracciammo e capimmo entrambi che bisogna fare dei nostri nemici i propri amici. Non serve a niente dimostrare di essere il più forte, è più importante mostrarsi un vero amico.

Chiara Cometti, Aurora Di Mauro, Francesca Grasso, II F.