Brasile in balia di Bolsorano

Vincitore delle elezioni tenutesi nell’ottobre del 2018, Jair Bolsonaro è diventato presidente del Brasile il 1° gennaio 2019. Immediatamente prende dei provvedimenti per danneggiare l’ambiente e delle minoranze.

 

Già in campagna elettorale, il candidato conservatore e nazionalista aveva dichiarato di voler dare la priorità all’agricoltura e alla privatizzazione rispetto alle terre riservate agli indigeni del posto.

Oltre al rischio che correrebbero queste popolazioni, le decisioni prese dal presidente risulterebbero dannose per la foresta amazzonica. Infatti, dedicare questi terreni al settore  primario significherebbe disboscare la foresta amazzonica e ciò metterebbe in pericolo non solo il Brasile ma anche l’intero pianeta Terra. La maggior parte dell’ossigeno che viene respirato da tutti gli esseri viventi è, difatti, prodotto dagli alberi. La scomparsa della più grande foresta pluviale della Terra, considerata il polmone del mondo, rappresenterebbe un pericolo enorme per il pianeta. Oltre a fornire ossigeno, è una delle maggiori protezioni naturali contro il surriscaldamento globale ed è un territorio ricco di diverse specie ancora da studiare.

Le intenzioni del neopresidente brasiliano danneggerebbero anche le circa duemila tribù che abitano questi luoghi. I territori di questa foresta sono stati sottratti dal Funai, ovvero dalla fondazione nazionale degli indigeni che da anni è responsabile delle aree riservate alle minoranze etniche, e dati al ministero dell’Agricoltura.

La seconda misura attuata da Bolsonaro riguarda le minoranze sessuali, ovvero la comunità LGBT. Infatti questa comunità verrà esclusa dall’elenco di persone del quale si dovrà occupare il ministero della Donna, della Famiglia e dei Diritti Umani; ciò non porterebbe che ad un peggioramento delle condizioni della comunità LGBT. Un’altro passo verso il danneggiamento di queste minoranze è la cancellazione dell’identità di genere, sostenuta anche da seguaci di estrema destra del presidente brasiliano, a sfavore della parte transgender della comunità; infatti, Bolsonaro aveva, tempo prima, tenuto un discorso promettendo di voler combattere contro la cosiddetta “ideologia gender”.

Queste due iniziative vanno a prendere di mira l’ambiente e minoranze indigene e sessuali. Oltre, quindi, a mettere in pericolo le vite di queste persone, danneggerebbero il pianeta; questo porterebbe ad un ulteriore aumento della temperatura della Terra e ad un cambiamento irreversibile delle condizioni di vita dei suoi abitanti, specialmente gli esseri umani. Lo stesso pericolo cresce per la comunità LGBT, non rappresentata dal ministero della Donna, della Famiglia e dei Diritti Umani che dovrebbero proteggere i suoi diritti.

 

Sara Kostadinovic

 

Fonti
foto immagine 1: https://it.wikipedia.org/wiki/Bandiera_del_Brasile