Sicilia, forti scosse sismiche la notte di Natale

Rita Cardaci é una signora residente in un paesino in provincia di Enna, Regalbuto, che ha vissuto una vigilia di Natale all’insegna del terrore.

La signora Rita Cardaci da giovane

Cosa stava facendo la notte di Natale verso le 3 del mattino?

Verso le 3 del mattino mi trovavo in salotto, accanto all’albero di Natale e mi apprestavo a sistemare i regali per i miei nipotini, quando ad un certo punto sentii questa scossa fortissima, che fece tremare tutta casa.

Come ha reagito dopo aver sentito la scossa?

Appena riuscì a capire cosa stesse succedendo buttai tutti i regali in aria e scappai sotto l’architrave di casa, cercando di mettermi al sicuro. Passata la prima scossa, presi un’attimo di tranquillità, ma per mia sfortuna la prima scossa non fu niente in confronto a quella immediatamente successiva. Allora decisi di scendere al piano di sotto, da mia figlia. Per fortuna arrivata da mia figlia vidi che sia lei che i miei nipotini stavano bene, e allora presi dalla paura decidemmo di scendere in giardino, al sicuro.

Quali sono stati i ricordi più brutti di quella sera?

Di sicuro la paura più grande la provai all’inizio della prima scossa, quando notai l’albero che ondeggiava in salotto. Mentre il momento che mi fece più impressione fu quando, una volta scesi in giardino, guardavamo il palazzo,con costante paura, mentre ondeggiava.

Il suo palazzo ha subito qualche danno a causa del terremoto?

Si, purtroppo, ma nulla di grave e di irrecuperabile. Si sono create varie crepe e qualche quadro che, cadendo, si è rotto. Di sicuro i danni più importanti sono quelli emotivi, sia per me che per i miei nipotini, che essendo piccoli, si sono molto spaventati.

Qual’é stato il suo primo pensiero appena ha sentito il terremoto?

Di sicuro il mio primo pensiero era rivolto ai miei nipotini, piccoli e indifesi. Che durante la loro notte preferita dell’anno hanno dovuto vivere questo enorme spavento.

Giovanni Passanisi 3^G