La storia delle eruzioni dell’Etna

L’Etna, noto anche come Mongibello, è il più alto vulcano attivo d’Europa e tra i maggiori al mondo, precisamente 3350 metri. Con le sue eruzioni è sempre in continua mutazione. Il magma eruttato origina a 100 Km. sotto terra. La sua storia è iniziata circa 600.000 anni fa.
L’Etna presenta un omonimo Parco Naturale con densi boschi, aree desertiche e diverse specie animali.

A giugno del 2013 il Monte Etna è dichiarato Patrimonio dell’Unesco.
Le eruzioni hanno cambiato il paesaggio negli anni, minacciando le popolazioni limitrofe.
Molti turisti visitano il Parco Naturale facendo escursioni; le attività vulcaniche sono un’esperienza
da non perdere.

L’eruzione dell’Etna del 1669 è considerata la più devastante in epoca storica, iniziò in primavera e terminò a luglio, devastando molti centri abitati e dei quartieri occidentali di Catania giungendo al mare.
Dopo un periodo di quiete dal 1651 al 1669 una serie di violenti terremoti che scossero il fianco sud-orientale dell’Etna provocando molti danni e crolli. I sismi aprirono una serie di fenditure da cui uscì la lava. In seguito all’eruzione del 1669 la morfologia dell’area sud del vulcano subì trasformazioni in casi anche elevate di circa 1000 metri: si formarono i Monti Rossi.

A mezzanotte del 9 gennaio 2019 l’Etna si fa risentire, la terra tremò, una scossa di magnitudo 4.1 svegliò molti abitanti nelle zone circostanti; ma, mentre gli abitanti erano ancora impauriti per la nuova scossa, arrivano i soccorsi.

 M.P.-E.R.