Il   Diario di ANNA FRANK

Venerdì  con la nostra classe siamo andati al  teatro Diana  al Vomero per vedere la rappresentazione teatrale di “Il  diario di Anna Frank”   ambientato durante la seconda guerra mondiale. La famiglia Frank,, composta da: Otto  Frank ,Edith Frank-Holländer, Margot la figlia maggiore e da Anna; e la famiglia van Pels, composta da: Hans van Pels, Lina Vorsänger e dal figlio Peter; tutti ebrei,  per scampare dalla persecuzione da parte dei tedeschi si nascosero in un alloggio segreto sopra la fabbrica  di Otto Frank dove per ben 8 ore al  giorno non potevano fare rumore per non essere scoperti. Per ben 3 anni non uscirono da quel posto vivendo solo di quello che la segretaria/amica di Otto li portava da mangiare. L’essere segregati pesava di più alla giovanissima Anna che, a soli 13 anni, era costretta a non muoversi per 8 ore al giorno mentre voleva: urlare, andare in bicicletta e stare con le amiche. Per i suoi 13 anni Anna ha ricevuto un diario su cui ha scritto tutti i suoi pensieri per tutto il tempo che è rimasta in quel  luogo. Una sera, quando gli operai della fabbrica se ne andarono, entrarono dei ladri che sentirono i van Pels litigare e andarono a denunciare agli ss  che delle persone abitavano in un alloggio segreto. Dopo qualche giorno gli ss entrarono nell’ alloggio e portarono tutti gli abitanti nei campi di concentramento. Anna e la sorelle Margot vennero portate a Bergen-Belsen dove, solo 2 settimane prima dell’arrivo dei sovietici , morirono di stenti. Dopo la fine della guerra Otto Frank,, l’unico superstite della famiglia, tornò nell’alloggio dove trovo il diario di Anna e lo fece pubblicare.

 

CARMINE ROSCIGNO  III C